Questa è quanto di più simile ad una paella alla valenciana che io sappia.
Detto da me che non ho mai messo piede in suolo iberico potrebbe suonare grottesco.
Ma mi sono informata, ho chiesto, letto, provato.
Ho tartassato tutti gli amici che potessero vantare conoscenze o parentele in qualche modo legate alla Spagna e a Valencia.
E sono arrivata a diverse conclusioni.
Che "paella" si può definire del riso a chicco lungo cotto con altri ingredienti in una padella speciale bassa e larga che può andare sia su fornello che in forno.
Che l'unità di misura per gli ingredienti è il mestolo, cioè con lo stesso mestolo si devono misurare sia la quantità di riso che quella di brodo.
Che fondamentale è il tempo di riposo dopo la cottura che andrebbe fatto coprendo la paellera con della carta di giornale.
Che non ci si deve far ingannare dalle apparenze: ciò che sembra riso in brodo in pochi minuti potrebbe diventare dell'ottimo riso sgranato e asciutto.
E così è nata questa paella.
Non ci sono fagiolini.
Non ci sono pezzetti di pollo.
Ma che paella alla valenciana è?
Paella di "marisco"....
Paella di "marisco"
per 4 persone
5 mestoli di riso basmati
1 kg cozze fresche
300 gr misto calamari tagliati a striscioline(anche i tentacoli)
400 gr code di gambero
1 peperone giallo tagliato a faldine piccine
10 pomodorini ciliegino tagliati a pezzetti
2 mestoli di pisellini anche surgelati e scongelati
1 cipolla bianca media
2 spicchi aglio
2 bustine zafferano in polvere
12 mestoli di brodo di pesce
prezzemolo (qui non l'ho messo perchè non l'avevo)
Si fanno aprire le cozze e si mettono da parte conservando anche il fondo della loro acqua.
Se ne lasciano una decina con la valva e le altre si sgusciano.
Si puliscono le code di gambero togliendo anche l'intestino.
Si versano 4,5 cucchiai di olio extravergine nella paellera (ma va bene una normale padella bassa e larga).
Si fanno rosolare le code di gambero e i calamari e poi si mettono da parte in un piatto.
Nello stesso olio si mette cipolla e aglio tritati finissimi e si fanno leggermente soffriggere, poi si aggiungono peperone piselli e pomodorini e si mescola per far rosolare il tutto.
Si aggiungono di nuovo i calamari, le code di gambero lasciandone una mezza dozzina da parte e le cozze sgusciate e si mescola per far insaporire.
A questo punto si aggiunge il riso mescolando come si fa per tostare per il risotto.
Dopo un paio di minuti si versa il brodo lentamente perchè non crei "buchi" nel riso, nell'ultimo mestolo si scioglie lo zafferano e si distribuisce uniformemente su tutta la paella.
A questo punto non si deve più mescolare il riso, basta solo disporre le cozze con il guscio e le code di gambero sopra a mò di decorazione e calcolare dieci minuti di cottura a fuoco medio e a padella scoperta.
Dopo i dieci minuti si spegne il fuoco, si copre con pellicola d'alluminio cercando di sigillare i bordi così da creare una sorta di coperchio ermetico.
Dopo 5,6 minuti la paella è pronta.
Spolverata di prezzemolo se piace.
A me piace anche tiepida.