domenica 14 dicembre 2008

Un "deja-vu" rimaneggiato: Ravioloni alla ricotta con crema di barbabietola e semi di papavero



Tutto già visto, i ravioli alla ricotta, il rosso della barbabietola, i puntini neri dei semini di papavero.
Echi dolomitici, sapori invernali, nonostante la ricotta.
Eppure... il trucco c'è.
La sfoglia dei ravioli è senza uovo, fatti con l'impasto degli gnocchi sciuè sciuè di Nanninella di Coquinaria.
Mi piace molto il sapore rustico, la consistenza grossa eppure morbida di questo tipo di impasto.
Si presta bene a fare pasta ripiena, però la sfoglia va stesa a mano, niente macchinetta a rullo, l'ultima volta che ci ho provato ho poi passato una serata intera a pulire dall'appiccicaticcio rulli, tacche, manovella, piano di lavoro e me stessa.
Quindi, olio di gomito, giravolta di mattarello, farina a più non posso e relax all'ennesima potenza con la stesa della sfoglia.
Invidiabile.

Ravioloni alla ricotta con crema di barbabietole e semi di papavero

per circa 20 ravioli grandi (diametro circa 5 cm)

Impasto sciuè sciuè
200 gr farina 00
200 gr acqua

Ripieno
300 gr ricotta
3 cucchiaiate di parmigiano grattugiato

Crema di barbabietola
1 cipolla bianca media
3 barbabietole medie già lessate
olio extravergine

Condimento finale
burro fuso
semi di papavero

Si mette a scaldare l'acqua in una pentola abbastanza larga, quando inizia a bollire si toglie dal fuoco e si versa tutta la farina in un colpo solo mescolando perchè si amalgami all'acqua.
Una volta amalgamato il tutto, si versa sul piano di lavoro infarinato abbondantemente, e si inizia a impastare (attenzione che è caldo, man mano che si lavora, l'impasto si raffredderà) aggiungendo altra farina finchè non incolla più.
Quando l'impasto è omogeneo e non è più appiccicaticcio, allora si avvolge nella pellicola e si lascia riposare per una mezzora.
Nel frattempo in una ciotola si lavora la ricotta con una forchetta aggiungendo il parmigiano finchè diventa una crema.
Si riprende l'impasto e, infarinando spesso e abbondantemente il piano di lavoro con della semola di grano duro, si stende in una sfoglia sottile; attenzione che non si riuscirà a tirare sottile come la sfoglia all'uovo perchè questa tende a stracciarsi, ma, insomma, sottile finchè ci si riesce.
Si deposita su una metà della sfoglia a intervalli regolari un cucchiaino di impasto di ricotta (calcolare i margini del taglio), poi si ripiega la parte di sfoglia vuota e si preme leggermente con un piccolo coppapasta (diametro cm 2,5) il "tondo" di ripieno così da far uscire l'aria.
Poi si preme tutto intorno con la punta delle dita per attaccare i due strati di pasta, infine si taglia con un coppapasta (diametro cm.5,5) il raviolone mettendoli poi tutti ad asciugare distesi non sovrapposti su un vassoio ben spolverato di semola.
Si possono anche congelare.
Per la crema si taglia la cipolla a fettine sottili, un goccio d'olio in un tegame basso e largo e poi si aggiunge la barbabietola tagliata a cubettini.
Si fa cuocere a fuoco basso salando dopo un poco, mescolando ogni tanto e tenendo coperto finchè la cipolla e la barbabietola non si ammorbidiscono.
Si frulla con il minipimer.
Si cuociono i ravioloni in abbondante acqua salata bollente e con un goccio d'olio.
Sono cotti dopo due, tre minuti che sono affiorati dal fondo.
Si scolano bene, si mettono sopra il piatto con due, tre cucchiaiate di crema di barbabietola, si versa un pò di burro fuso e una spolveratina di semi di papavero.

16 commenti:

NUVOLETTA ha detto...

ricettina particolare

le pupille gustative ha detto...

Bellissimi. Aspetto curiosa la ricetta. Buona domenica sera

Lo ha detto...

inizio a leggere il post e già alla terza riga mi immagino con la nonna papera a raviolare felice....esattamente poco dopo mi vedo tra le tue parole a pulire la dannata macchinetta tutta impiastricciata...ehehe meno male che mi hai fermato!!! Però che delizia! un baciotto

Fra ha detto...

Semplicemente fantastici! Mi piace l'idea della pasta senza uova, stesa fine fine, con quel ripieno morbido e fresco di ricotta in contrasto col sapore dolce e terroso delle barbabietoli. Davvero un bel piatto
Un bacio
Fra

Castagna e Albicocca ha detto...

Sere...telepatia incredibile!!!Nello stesso giorno abbiamo postato due ricette molto simili....
barbabietola e semi di papavero pe rentrambe, che telepatia!!!
Il tuo sugo ha un colore fantastico, il contrasto con la ricotta bianca poi....Da urlo!!
L'ho copiata, anche per l'impasto senza uova!!!

BACIONE
Castagna

Luciana ha detto...

Mi piace moltissimo questa ricetta..e la pasta è davvero sottilissima!
Bravissima!!!!
Un bacione e buona settimana :-)

Manuela e Silvia ha detto...

non amiamo la barbabietola, ma questo piatto ci fa parecchia fame...saremmo dispostissime ad assaggiarlo...poi la pasta ripiena ci piace molto!
bacioni

Virginia ha detto...

Uh, davvero interessante questa sfoglia! Sono proprio curiosa...

MANUELA ha detto...

Ha un bellissimo effetto romatico, poi la pasta non è all'uovo e quindi molto più leggera!!
Bravissima

Barbara Palermo ha detto...

Ho fatto varie volte i "ravioli" con ripieno di barbabietola, li adoro! Ma la prossima voltà proverò questa versione: nuova e decisamente invitante, grazie!

Günther ha detto...

mi piace come hai utilizzato la barbiatela, veramente bello e stuzzicante per le feste

Marilena ha detto...

Mi piace un mondo preparare i ravioli con i piu' svariati ripieni e li adoro serviti su creme di verdure o legumi. Sono secoli che non compero barbabietole, mi sa che e' arrivato il momento.
Complimenti Serena, mi dai sempre ottimi spunti per variare i miei piatti.
Un abbraccio

Sabrina Rossi ha detto...

Dici che devo armarmi di olio di gomito? Perchè questi ravioloni mi ispirano assai e figurati se me li lascio sfuggire!
Baciottoli

Eleonora ha detto...

dalle mie parti non è facile trovare le barbabietole ma ricordo che da piccola mi piacevano tanto, complimenti

Semidipapavero ha detto...

Oltre ad avermi affascinato con i coloro della foto mi hai incuriosito con questo impasto, provare provare

germana ha detto...

Non ho mai fatto i ravioli con questi abbinamenti di sapore e di colore csì.
Li proverò appena passate le feste, perché si sa, alle feste prima la tradizione.
Grazie Serena e Buon Natale
germana