Potere della carta stampata: visti su "La Cucina" e provati subito.
Non senza prima aver letto criticamente la ricetta, visto che delle ricette di giornali & Co non ci si può mai fidare abbastanza.
Preferisco decisamente i blog.
Però questi sono decisamente interessanti.
Un sapore intrigante....
...che fa "ricetta d'incontro" per la presenza della polenta unita alla cipolla.
Crostini di polenta al confit di cipolla rossa e panna acida
per circa 20 crostini piccoli
100 gr di farina per polenta
3 cipolle rosse
panna acida
burro
zucchero di canna
aceto bianco
sale
Preparare la polenta e stenderla in una teglia bassa ad altezza di un 1 cm.
Affettare non troppo finemente le cipolle e metterle in una padellina ad appassire con una noce di burro, a fiamma bassa per circa 7,8 minuti, mescolandole spesso per evitare che dorino.
Aggiungere un poco di sale, mescolare e poi aggiungere mezzo cucchiaio di aceto biancoe 3 cucchiai d'acqua, lasciare cuocere per circa 10 minuti, mescolando ogni tanto, coperto.
Quando i liquidi si sono un pò asciugati, aggiungere 2 cucchiai di zucchero di canna e proseguire la cottura per altri 5 minuti (anche un pò di più) finchè la cipolla non è caramellata.
Una volta che la polenta è fredda, ricavate dei dischi o rettangoli non molto grandi, e passatela sulla piastra calda per grigliarla leggermente.
Montare i crostini con le cipolle e sopra una piccola quenelle di panna acida, se si vuole un poco di erba cipollina (io avevo solo quella disidratata ma con quella fresca è tutta un'altra cosa).
domenica 4 ottobre 2009
Assaggio d'autunno: Crostini di polenta con confit di cipolla rossa e panna acida
domenica 14 giugno 2009
Crostini consolatori allo chévre, miele, fragole e granella di nocciole
Tra poco afferrerà lo zaino rosso autografato dalle sue "stelle" del basket, salirà sul pullmann e tra una chiacchera ed una risata con i suoi amici troverà anche il tempo di alzare la mano e mandarmi uno stiracchiato saluto prima di partire.
E io rimarrò con la sensazione del buco al cuore, del "qualcosa" che manca, del respiro che non riesce a riempire fino in fondo i polmoni.
La quotidianità si farà avanti prepotente: lavoro, casa, spesa..le solite cose.
Senza lui.
Senza gli urlacci perchè fa o non fa questa o quell'altra cosa, senza la lotta serale per vedere qualcosa in tv che non siano cartoni animati o filmetti disney, senza l'angoscia di correre di qui e di là perchè esce da scuola o finisce judo.
Senza lui?...
Non è quotidianità, è sopravvivenza.
Beh, intanto oggi, appena sarà partito, per scacciare quella demente sensazione di "eventotragicoall'orizzonte" solo perchè non è con mammasua, io me ne vado in piscina.
Tutto il giorno.
A leggere.
A tuffarmi.
A prendere qualche spicchio di sole in questa Milano che ne offre sempre così poco, anche d'estate.
E quando torno a casa mi abbuffo di questi
Crostini di chevre con miele, fragole e granella di nocciole
Facilissimi, basta tagliare delle fettine di pane, farle tostare leggermente senza che prendano colore, poi si aggiunge una fettina di chevre, una passatina sotto il grill per farlo sciogliere leggermente.
Far intiepidire.
Colare una punta di miele su ciascun crostino, una spolverata di granella di nocciole tostate, mezza fragola.
mercoledì 20 maggio 2009
Con due dita: Polpettine di spinaci in crosta di nocciole e crema al gorgonzola
Questa ricetta è di Bruno Barbieri dal suo libro sulle polpette, l'ha pubblicata Rita nella versione originale sul suo blog , io l'ho un pò modificata sia come dosi sia come procedura.
E' ottima come bocconcino da servire per un buffet, giusto giusto l'altro ieri ne ho preparate 220, garantisco che con un pò di pazienzina ce la si fa.
Ecco la ricetta con le mie modifiche:
Polpettine di spinaci in crosta di nocciole con crema di gorgonzola
250 gr spinaci
250 gr patate lessate (pesate da crude con la buccia)
1 tuorlo
una manciata di parmigiano
sale pepe
granella di nocciole
per la crema di gorgonzola
100 gr gorgonzola saporito
200 ml panna liquida fresca
2,3 cucchiai di parmigiano
Rosolare gli spinaci (da crudi) in una padella con poco olio e poco burro.
Devono cuocere pochisismo e rimanere belli croccanti.
Far intiepidire.
Tritarli a mano e mischiarli in una ciotola con le patate lesse.
Aggiungere il tuorlo, il parmigiano e poi regolare di sale e pepe, a gusto.
Il composto sarà molto morbido, ma va bene così.
Formare delle palline piccoline, un poco più grandi di una nocciola.
Passarle nella granella di nocciola (la ricetta originale prevede un trito di pistacchi).
Qui nella ricetta originale sarebbe prevista una rosolatura in padellino con burro, ho provato e non mi è piaciuto, le palline rimangono unte e si stacca troppa granella.
Quindi ho optato per la cottura in forno.
Metterli su una teglia foderata di carta forno.
Infornare per circa 10,11 minuti a 180°.
Sfornare e non toccare finchè non sono completamente fredde perchè sono delicatine.
In un pentolino mettere il gorgonzola a tocchetti e far sciogliere con un pò della panna, poi quando è sciolto aggiungere piano il resto della panna e poi il parmigiano.
Fate intiepidire, deve rimanere abbastanza liquida.
Mettere nei bicchierini un dito di crema, poi la polpettina con uno stuzzicadenti.
sabato 2 maggio 2009
L'origami applicato al boccone: Ovetti di quaglia con agretti
Mai capito niente di origami.
Ho vaghi ricordi di quelle figure che generalmente ti spiega la compagna di banco magari durante una lezione particolarmente noiosa.
Le mie erano ranocchie stortignaccole, cubi che non riuscivano a stare dritti.
Mi si spiegava con una pazienza santa a cui poi subentrava la rassegnazione più totale.
Però m'intendo di bocconi, non quelli miei ma quelli da servire ad altri.
Finger food, appetizer, bocconcini, chiamati in mille modi diversi ma la sostanza è la stessa: un boccone e via.
Questi sono semplicissimi e sfiziosi: un uovo di quaglia fatto cuocere in un nido di agretti.
Buoni anche tiepidi o a temperatura ambiente.
Li ho cotti in una scatolina fatta di carta forno che rimane poi come presentazione.
Ne parlava a suo tempo Comida e in questo blog ho trovato le istruzioni per fare la scatolina.
Uova di quaglia in nido di agretti
per 4 persone
300 gr agretti
8 uova di quaglia
scaglie di pecorino
Pulire gli agretti, tagliando le radici, lavarli bene (perchè sono pieni di terra), poi cuocerli a vapore (io ho usato la pentola a pressione) finchè sono teneri.
Poi ripassarli in padella con un goccio d'olio e pochissimo aglio tritato finissimo.
Mettere una forchettata di agretti nella scatolina (o in una pirofila) creando in mezzo una fossettina dove si sguscia l'ovetto di quaglia.
Infornare in forno caldo per una decina di minuti, almeno finchè il bianco sia rappreso.
Appena sfornati, cospargere di scaglie di pecorino e lasciar intiepidire.
venerdì 19 settembre 2008
Je n'oublie pas Paris 4: Blinis de courgettes et menthe
Fa più chic dire courgettes o zucchine?
Mah...
Non li ho assaggiati a Parigi bensì trovati su un blog francese,
questo.
Di diritto mi pare che possano appartenere comunque alla schiera dei miei ricordi parigini.
Ho sostituito l'erba cipollina con la menta e con questa dose ne sono venuti 26 (diametro 6,7 cm).
Dopo cotti li ho sovrapposti a strati alternati con pancetta arrotolata e scaldati un secondo al forno a microonde.
Blinis alle zucchine e menta
Ingredienti
3 zucchine medie
aglio
3 uova intere
150 gr farina
200 ml latte
qualche foglia di menta
sale e pepe
Grattugiare le zucchine e pressarle per fare uscire l'acqua.
Setacciare la farina e mescolarla alle uova e al latte, prima sbattendo leggermente le uova col latte e poi aggiungendo la farina.
Aggiungere anche le zucchine grattugiate, l'aglio tritato fino e la menta spezzettata non troppo grossa.
Salare e pepare.
Col pennello spennellare d'olio la padella e scaldarla.
Quando è calda, versare in ciascun comparto (se si ha la fortuna di avere l'apposita padellina a scomparti sennò bisogna andare a occhio e fare i tondotti "a mano") un cucchiaio di composto e fare cuocere almeno un paio di minuti per lato, deve diventare bello colorato.
Buoni anche tiepidi.
Si possono congelare.
mercoledì 17 settembre 2008
Noci salate farcite con crema di ricotta e pomodorini secchi
Si, è pur vero che per farle bisognerebbe avere un certo aggeggio che si chiama "cialdiera", e questa cosa è un pò limitativa.
Quando sull'onda della febbre da acquisto sconsiderato ho deciso che non potevo vivere senza questo aggeggio, ho fatto un giro su ebay e l'ho trovato, marca Efbe-Schott, modello ZN3.
Sia chiaro, non sono parente del fabbricante nè incasso una percentuale sulle vendite, però lo sfizio me lo sono tolto e a tutte quelle persone affette da mania ossessivo-compulsiva-da-acquisto-aggeggi la consiglio vivamente: quando ve la vedrete sul tavolo tronfia nel suo imballaggio di polistirolo e con le sue piastre intercambiabili, ah, ecco, vi sentirete meglio.
Poi, sull'effettivo e costante utilizzo ne possiamo discutere.
Io, ad esempio, ce l'ho da Natale eppure l'ho usata due volte, questa è la terza: una bella percentuale per un aggeggio del genere adorabilmente inutile (come ogni aggeggio che si rispetti, sennò che aggeggio sarebbe?).
Però, scoperta la ricetta di queste noci grazie a Savita di Coquinaria, credo che ne farò un ottimo uso.
Troverò il modo di inserire queste nocelle salate o dolci nei buffet che ogni tanto ho la fortuna di organizzare.
Ecco la ricetta, la riporto tale e quale quella di Savita perchè, caso strano, non ho cambiato quasi neanche una virgola, solo la grandezza dell'uovo ed un piccolo accorgimento che indicherò più avanti.
Noci salate o dolci con la cialdiera
per 80 mezzi gusci (40 noci)
225 gr farina
125 gr burro freddo di frigo tagliato a tocchetti
50 gr zucchero per la versione dolce oppure 25 gr parmigiano per la versione salata
un pizzico di sale
1 uovo medio
1/2 cucchiaino di lievito per torte (va bene anche per la versione salata)
scorza grattugiata di limone (solo per la versione dolce)
Si mettono tutti gli ingredienti nel mixer, quello con le lame, per intenderci, e si fa girare finchè non forma una pallozza.
Si può impastare il tutto a mano ma, potendo non faticare, suggerisco il mixer.
Se si usa un uovo medio non dovrebbe venire troppo morbido.
Si divide l'impasto in tante palline da 5 gr l'una (non esagero se dico che devono essere proprio 5 gr, il perchè sarà presto svelato).
L'accorgimento che dicevo prima è, appena formate tutte le palline, metterle in frigo per circa una mezzoretta ad indurirsi ben bene.
Secondo me si cuociono più croccanti col passaggio in frigo.
Mah.
Si accende la cialdiera e si aspetta che la luce rossa sia spenta (accesa?) non so bene la mia cialdiera vive di vita propria e non segue le istruzioni del libretto, insomma deve essere pronta per cuocere.
La cialdiera ha due piastre che si sovrappongono, in quella inferiore ci sono 12 cavità e in quella superiore 12 stampi convessi.
Nelle 12 cavità si devono mettere 12 delle palline che stanno in frigo, chiudere il coperchio senza friggersi una dito e aspettare circa due minuti che i guscetti si dorino.
I 5 gr esatti di peso di ciascuna pallina sono necessari perchè Savita ha individuato (e la ringrazio per questo) la giusta pezzatura per far si che la pallina cuocendo si adagi perfettamente nella cavità senza debordare.
E' ammessa una sbirciatina ogni tanto durante la cottura.
Appena i guscetti risultano dorati, si tolgono (attenzione ancora alle dita) con l'aiuto di un cucchiaino e si mettono a freddare in un vassoio.
Attenzione a non lasciare la piastra accesa per troppo tempo senza "contenuto" sennò bruciano le mollichine all'interno ed è sgradevole vedere e assaporare il bruciacchiato.
Tutto qui.
Ah, dimenticavo: la farcitura.
Questa è fatta con ricotta vaccina frullata con pomodori secchi, qualche foglia di basilico e un goccio d'olio.
Per farcirli basta usare un cucchiaino e mettere un pò di ripieno su una metà e chiuderla sovrapponendo un altro guscetto.
Ma vi sono infinite possibilità: mousse di prosciutto, melanzane a dadini e scamorza, crema di zucchine e millemila altre.
domenica 14 settembre 2008
Sformatini di spinaci e scamorza affumicata
Altra ricetta difficilissima... ma davvero..
Sformatini di spinaci e scamorza affumicata
750 gr di spinaci
250 gr scamorza affumicata
2 uova
4 cucchiai di panna fresca
2 cucchiai di parmigiano
sale pepe
Si lessano gli spinaci (io li faccio nella pentola a pressione col cestello, facile e veloce) e si strizzano molto bene per fa uscire tutta l'acqua.
Si frullano le uova con la panna e poi si aggiungono gli spinaci e la scamorza tagliata a tocchetti e si continua a frullare finchè diventa una bella purea (di consistenza un pò sostenuta, non liquida) di colore verde.
Si versa negli stampini (questi sono di silicone) monoporzione oppure in uno stampo da plumcake già oliato per bene.
Si inforna a 180° per circa 40 minuti (o poco più, dipende dal forno).
Si sformano tiepidi.
Se piace il gusto forte del formaggio, si possono "glassare" con una salsa al parmigiano, facendo sciogliere del parmigiano con poca panna (o latte) in un pentolino mescolando perchè non attacchi finchè il parmigiano non è sciolto.
Si fa intiepidire e poi si versa sugli sformatini.
Si possono usare anche altre verdure e eliminare la scamorza.
venerdì 29 agosto 2008
L'insostenibile leggerezza della pasta sfoglia 2: Rettangolini al pesto e pomodorini
Proviamo ad indovinare?....
Allora, vediamo... mumble mumble...
Rettangoli di pasta sfoglia spalmati di pesto, due o tre fette di pomodorini al centro, sopra una generosa grattata di ricotta salata (è un periodo che la metterei anche nel cappuccino).
Ho vinto qualche cosa?....
mercoledì 27 agosto 2008
L'insostenibile leggerezza della pasta sfoglia 1:Cannoncini salati alla crema di zucchine
Mi sa che, ormai, indirettamente ho fatto outing svelando la mia insana preferenza e passione per i "bocconcini"..
E questa ne è la riprova...
Per fare i cannoli basta avvolgere delle striscioline di pasta sfoglia alte circa 1 cm attorno alle apposite formine a cono di alluminio precedentemente imburrate.
Si spennellano di rosso d'uovo sbattuto e se si vogliono fare dolci si spolverano di zucchero semolato mentre se, come questi, il ripieno è salato, si lasciano nature o, al più, una spolverata di parmigiano (ma a me non fa impazzire perchè tende a brunire troppo).
Si possono fare grandi, avvolgendo la strisciolina di pasta sfoglia per tutto il cono oppure avvolgere fino alla metà per averli piccoli, come questi, lunghi circa 6 cm e di diametro 3 cm.
Per il ripieno, invece, basta prendere due zucchine (dosi per farcire circa 12 cannoncini piccoli), tagliarle a rondelle, metterle in un tegame con un mezzo spicchio d'aglio tagliato sottilissimo, un goccio d'olio e un poco d'acqua giusto per non farle attaccare al fondo.
A fuoco basso, si lasciano cuocere finchè le zucchine non sono completamente morbide e la polpa quasi trasparente.
A quel punto, ancora calde si frullano e si aggiunge un foglio di colla di pesce precedentemente ammollato in acqua fredda e strizzato.
Si mescola la purea di zucchine per far sciogliere bene la colla di pesce e si fa raffreddare.
Si può preparare anche un giorno prima, si conserva in frigo e poi con la sac a poche ci si farciscono i cannoncini, conservati in una scatola di latta.
Quest'operazione va fatta, ovviamente, poco prima di mangiarli, altrimenti la volubilità della pasta sfoglia fa si che, per dispetto per non essere stata subito divorata, Essa si afflosci tutta....
lunedì 25 agosto 2008
Cannoli di bresaola con robiola e pomodorini
Anche questo diffficilissimissimo....
Fettine di bresaola spalmate con un poco di robiola; si arrotolano aggiungendo un paio di fogliette della famigerata e superinflazionata rucola (però a me piace tanto) in modo che spuntino ad una estremità del "cannolo" di bresaola.
Poi si taglia la sommità del pomodorino e ci si infila la bresaola.
Tutto qui, non serve altro condimento nè posate.
Basta prenderle con due dita.
giovedì 14 agosto 2008
mercoledì 6 agosto 2008
Si rientra.......
...con gli occhi ancora pieni di mare, della sabbia dorata, di vento fresco della sera e di stelle nel cielo limpidamente scuro.
Voglia di sapori assoluti ma semplici.
Le friselline sono perfette.
Difficili da preparare, attenzione.
Difficilissime.
Stasera cipolla, basilico e pomodorini.
Domani si replica con pomodorini, ricotta salata, capperini e origano.
giovedì 3 luglio 2008
Canapè di bufala, prosciutto e fichi
Buono, buono, buono....
Poi una ricetta difficilissima......
Fettina di mozzarella di bufala, fettina di prosciutto dolce, fettina di fico.
Un filo d'olio d'oliva, un pizzico di maggiorana...
Tutto qui.
mercoledì 11 giugno 2008
Sbrisolona salata ai pistacchi e parmigiano
Un must per me da quando l'ho scoperta.
La ricetta viene da Monimar di Coquinaria.
Modificata a seconda di quello che si ha sottomano e che, al momento, ispira di più.
Questa della foto è ai pistacchi e parmigiano ma un'altra accoppiata vincente è pecorino e mandorle.
Sbrisolona salata ai pistacchi e parmigiano
200 gr farina
100 gr parmigiano
100 gr pistacchi tritati grossolanamente
80 gr burro a tocchetti
1 uovo intero
sale q.b.
Nel mixer mettere tutti gli ingredienti e fare andare le lame finchè non si formano tante briciolone: spegnere il mixer e trasferire il composto in una ciotola.
A questo punto la scelta è se fare una teglia unica e poi spezzettarla quando è cotta e raffreddata (molto carino vedere i pezzi irregolari che spuntano, ad esempio, da un cestino) oppure farla in monoporzione o negli stampini di silicone o usando un coppa pasta piccolo per fare tanti cerchietti su carta forno.
In qualsiasi modo si preferisca, la sbrisolona cuoce in circa dieci,quindici minuti in forno a 180° preriscaldato oppure qualche minuto in più se è a forma unica.
E' cotta quando è dorata sui bordini.
Sfornare e lasciare raffreddare completamente prima di toccarla sennò si sbriciola.
Appunto, è la sbrisolona...
lunedì 2 giugno 2008
Bruschetta alle fragole, pomodorini e vaniglia
Facile facile facile.
Particolare ma gustoso.
Fragole e pomodorini in pari quantità, tagliate a dadini, anellini di cipollotto fresco,i semini di un mezzo baccello di vaniglia, il tutto condito con succo di limone (non troppo) sale, pepe, olio, un goccio minimo di aceto balsamico e messo a macerare per almeno un'oretta.
La base è la classica fettina di baguette del giorno prima, croccantina perchè grigliata da ambedue i lati.
mercoledì 28 maggio 2008
Naan bread all'italiana
Cucina fusion?
Mah...
Farcire un naan con la pancetta ha un che di blasfemo....
Ma dovevo provare a farli.
E la prossima volta li farcisco con delle verdure allo yoghurt profumate alla menta.
Oppure con pomodorini confit e formaggio morbido.
La ricetta me l'ha fatta conoscere Barbara di Coquinaria.
Naan Bread
400 gr di farina 0
1 bustina di lievito disidratato
2 cucchiai d'olio
1 vasetto di yogurth bianco magro
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di miele
120 gr d'acqua
Ho impastato brevemente, formato delle palline e lasciate lievitare 10 minuti sotto ad un canovaccio, il tempo di portare il forno a 210°.
Ho infarinato le palline e le ho schiacciate con le punte delle dita, poi le ho tirate per allungarle.
Ho appoggiato il pane sulla griglia ( e questa per me e' una novità, visto che ho sempre usato la teglia ) e l'ho infilata in forno nella parte piu' alta, a pochi cm dalla resistenza.
Cottura 9 minuti a forno ventilato.
Io aggiungo che avevo provato a farli nel forno (a gas) e non erano venuti gonfi per nulla.
Allora ho provato nel mitico fornetto con la pietra refrattaria e ha funzionato.
A proposito, quelli della foto sono piccolissimi, solo 10 gr, e credo proprio possano rientrare di diritto nella categoria "Bocconcini".
lunedì 26 maggio 2008
Focaccine al gorgonzola e radicchio
Secondo me Maria Antonietta, quando disse "Il popolo ha fame? Dategli delle brioche..." intendeva dire "Dategli delle focaccine"....
Sono troppo buone.
Un'unica accortezza, secondo me: vanno mangiate appena sfornate.
L'impasto è della Challah di Amarillina che per me, ormai, è diventato un must per gli impasti sia dolci che salati.
Focaccine al gorgonzola e radicchio
per l'impasto
500 gr farina 00
20 gr lievito di birra
38 gr olio extravergine
30 gr zucchero
2 uova intere
1 cucchiaino di sale
acqua q.b. per impastare (circa 200 ml)
Si impastano tutti gli ingredienti e si fa lievitare per un'ora circa.
Dopo che ha lievitato, si stende l'impasto in una sfoglia non molto sottile e si ritagliano con il coppa pasta (o quello che si preferisce) dei tondi della misura che si vuole.
Quelli della foto sono piccoli, diametro 4 cm.
Si fanno lievitare un poco, circa dieci minuti, giusto il tempo di tagliare tutta la pasta a tondotti e reimpastare i ritagli e metterli a rilievitare per poterla stendere di nuovo.
Il trucco per fare le focaccine tonde (altrimenti a me verrebbero oblunghe) è mettere i tondi sul fondo degli stampi da muffin, stenderli un poco con la punta delle dita, metterci sopra un tocchetto di gorgonzola e un pò di radicchio rosso stufato con un goccio d'olio a fuoco dolce.
In forno per 10 minuti.
Si possono congelare basta poi passarle al forno per una decina di minuti e mangiarle subito.
domenica 25 maggio 2008
Miniquiche alla feta, porri limone e origano
Categoria, oviamente, "bocconcini", inutile dirlo..
Sono piccoline ma saporite.
Non uso molto sale quando cucino perchè mi sembra che copra il gusto degli ingredienti.
In queste miniquiche poi, il sapore del porro si sposa perfettamente con quello della feta. Il limone e l'origano aggiungono un tocco fresco, estivo direi.
Miniquiche alla feta, porri, limone e origano
Pasta brisè (200 gr farina, 100 gr burro, un paio di cucchiai d'acqua fredda per legare l'impasto)
feta
anelli di porro
scorza di limone grattugiata
origano
panna fresca liquida
uovo inntero
Si prepara la brisè e la si fa riposare in frigo per un bel pò, anche una notte intera, non le fa altro che bene....
Si stende in una sfoglia alta meno di mezzo cemtimetro, si foderano gli stampini precedentemente spennellati con olio.
Questi sono piccoli, il diametro non supera i 4 cm.
Si adagiano all'interno della miniquiche gli anelli di porro crudi.
Poi si sbatte un uovo intero con due, tre cucchiai di panna liquida fresca e ci si grattugia la scorza di limone.
Si versa un cucchiaino circa di questo liquido nelle miniquiche, non deve coprire il porro.
Poi un tocchettini di feta, poi la spolverata di origano.
In forno a 200° per circa 15 minuti.
Si mangiano tiepidi o freddi.
giovedì 22 maggio 2008
A tutto tondo.... i Minibagel
La diatriba è: nell'acqua per bollirli ci va lo zucchero o no? meglio la corrente di pensiero americana o canadese? Uova o no nell'impasto?..
Ma io non sono mai stata negli Stati Uniti e non li ho mai assaggiati quindi non posso esprimere giudizi.
Però provare a farli, si.
E adattarli alla versione "bocconcino", piccoli, giusto un boccone e via.
La ricetta e la “tecnica” è un misto tra quelle che ho trovato sui siti italiani e esteri, tutte comunque più o meno simili.
BAGEL
300g farina 00
100 gr manitoba
15g lievito di birra
250ml latte
50g burro
30g zucchero
1/2 cucchiaino sale
1 uovo intero (l'albume è per l'impasto, il rosso per la doratura)
Si scalda il latte in un pentolino, si unisce burro e zucchero e si mescola finchè lo zucchero e il burro non sono sciolti.
Si lascia intiepidire e quando non scotta più, si unisce il lievito mescolando ogni tanto per scioglierlo.
Nell’impastatrice mettere le farine setacciate, l'albume e il composto di latte-burro-lievito-zucchero e impastare per un bel po’ finchè l’impasto è omogeneo e si “arrotola” sul gancio.
Per far la prova se l’impasto è della consistenza giusta, raccoglierlo con le mani dal fondo della ciotola, se si raccoglie bene è pronto, se rimane troppo molliccio e non fa la “palla” allora aggiungere un cucchiaio di farina e far reimpastare per un pochino.
Lasciare lievitare in luogo caldo e riparato per un’ora.
Poi dividerlo in tante palline (io le peso, queste erano circa 10, 12 gr l’una) e fare un bel buchino al centro (mi sono aiutata col manico di un mestolo di legno) allargandolo un po’ con le dita perché rimanga forato anche durante la lievitazione e la successiva cottura.
Lasciare lievitare le ciambelline su un piano infarinato coperte per circa 10 minuti.
Nel frattempo mettere sul fuoco una pentola bassa e larga riempita per due terzi d’acqua e due cucchiai di zucchero e portare l’acqua in ebollizione.
Appena bolle, metterci le ciambelline un po’ per volta (non troppe insieme perché gonfiano in cottura) aiutandosi con la schiumarola e lasciarcele per circa un minuto per lato, attenzione a girarle perché son delicatine.
Poi metterle su un foglio di carta da cucina a scolare, poi sulla teglia (foderata di carta forno) e spennellarle di rosso d’uovo sbattuto con un po’ di latte, una spolveratina di semi di papavero (o sesamo o niente) e infornare a 200° per circa 20 minuti o poco più (devono dorarsi sopra).
Quando sono freddi (lasciarli intiepidire fuori dal forno sennò rammolliscono) si tagliano a metà e si congelano così già tagliati, all’occorrenza si passano dieci minuti in forno e si farciscono.
Gli amici che mi hanno fatto da cavia li hanno trovati proprio sfiziosi...ma neanche loro sono stati mai in America....
lunedì 19 maggio 2008
Blinis bianchi al salmone formaggio e songino
Un'idea ottima per un buffet.
Io sono appassionata di bocconcini, facili da mangiare, un pò più elaborati da preparare, ma se si crea una catena di montaggio, farne dieci o cinquanta è la stessa cosa.
Davvero.
Da Sigrid ho letto la ricetta, eccola.
Non sono fatti con farina di grano saraceno come nella tradizione più classica ma la prossima volta voglio provarla, giusto per scoprire se, come spero, quella farina dia un gusto più armoniosamente rustico al tutto.
Blinis bianchi
farina 100g
lievito fresco 15g
latte 2dl
uovo 1
sale 1 cucchiaino
pepe nero macinato mezzo cucchiaino
Setacciare la farina a mescolarla con il sale e il pepe. Far intiepidire il latte e far sciogliere il lievito sbricciolato in 4 cucchiai di latte, poi aggiungere il resto. Aggiungere il tuorlo alla farina (tenere da parte l’albume), mescolare, e aggiungere a filo il latte col lievito. Mescolare fino a ottenere un composto liscio. Coprire con della pellicola e lasciar lievitare per un’ora. Sbattere l’albume a neve e incorporarlo alla pastella lievitata. Scaldare una padella a fondo spesso e farci sciogliere una punta di burro. Versare due cucchiai di pastella e cuocere fino a quando il lato in su diventi secco, poi girare e cuocere per un minuto. Procedere nello stesso modo fino a esaurimento della pastella.
Io li ho fatti molto piccoli, diametro di quattro centimetri, poco più poco meno.
Ho visto in rete una padella speciale per cucinarli, con tanti scomparti tondi.
Oppure l'ideale sarebbe avere una padellina del diametro della misura del blinis che si vuole fare.
Ma non avendo una padellina così piccola ho usato una padellona grande e ne ho cotti quattro, cinque per volta, e senza fare troppa fatica perchè i tondotti si mantengono abbastanza in forma senza debordare poichè l'impasto non è eccessivamente liquido.
E poi gonfia in cottura.
Si possono congelare, possibilmente stesi su un vassoio così da mantenere la forma piatta e poi in un sacchetto o contenitore. Si scongelano a temperatura ambiente e gli si da una ripassatina in forno giusto per far riprender loro fragranza.
Sono eccezionali con panna acida, salmone e aneto ma anche la versione della foto non è male con semplice formaggio spalmabile e songino.