La Panna Cotta.
Potremo anche fare il risotto nella pentola a pressione ma questa no.
No, questa non si stravolge.
Classico pentolino, panna liquida fresca, mestolo di legno, leggera ebollizione.
Al massimo possiamo aggiungere un pò di dulce de leche così non aggiungiamo zucchero e otteniamo quel retrogusto deciso di caramella mou.
Possiamo aggiungere uno strato di crema al cioccolato fondente amaro.
Va bene, possiamo anche metterci una spezzettatura di fili di caramello.
Ma sempre panna cotta rimane.
Classica, buonissima panna cotta.
Panna cotta al dulche de leche e crema al cioccolato fondente
(per 6 bicchieri)
per la panna cotta
500 ml panna fresca liquida
5 cucchiai di dulce de leche
6 gr colla di pesce
per la crema di cioccolato (in realtà è una ganache liquida)
200 ml panna
100 gr cioccolato fondente
per i fili di caramello
3 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di acqua
Si prepara la panna cotta facendo scaldare la panna con il dulce de leche finchè non inizia a bollire.
Si aggiunge fuori dal fuoco la colla di pesce precedentemente ammollata in acqua fredda e poi strizzata.
Si mescola giusto per far sciogliere la colla di pesce.
Si lascia leggermente intiepidire mescolando perchè non formi la pellicina.
Nel frattempo si prepara la ganache "liquida" facendo bollire per un minuto l'altra dose di panna e poi versandola in una ciotola dove si è spezzettato il cioccolato.
Si lascia riposare quelche istante e poi si inizia a mescolare finchè il composto non si amalgama e diventa di colore marrone brillante.
Lasciare intiepidire.
Si versa la panna cotta in uno strato alto 1 cm circa in ciascun bicchiere.
Si fa rassodare in frigo (o, meglio, si lascia in freezer finchè non si è rassodata).
Poi si versa uno strato sottile di crema-ganache al cioccolato e si ripone in freezer per una mezzora.
Poi si versa la panna cotta rimanente.
Mettere in frigo per almeno due ore.
I ghirigori di caramello si ricavano con una forchetta intinta nel caramello (zucchero + acqua in un padellino a fuoco vivace senza mescolare finchè non si sciolgono e diventano di un bel colore dorato) e dai rebbi far colare in fili su un foglio di carta forno.
Fare colare tanti fili e poi lasciar indurire.
Raccoglierli con una spatola e spezzettare o lasciare interi.
L'importante è conservare i ghirigori in luogo asciutto e metterli sopra ai bicchierini solo all'ultimissimo istante sennò il caramello si scioglie miserevolmente in un battibaleno.
lunedì 27 ottobre 2008
Anche i Ribelli hanno un cuore: Panna cotta al dulche de leche e intermezzo di crema al cioccolato fondente
mercoledì 15 ottobre 2008
Altro attentato: Crostata all'orzo, noci e marmellata di mirtilli
L'idea di unire questi sapori l'avevo trovata su questo blog un bel pò di tempo fa.
Avevo provato a seguire la ricetta della frolla tale quale quella indicata ma non mi era venuta (sono sempre più convinta che ad ognuno la sua frolla) e così ho usato la mia ricetta adattata a questa crostata.
E' molto buona, dal gusto un pò particolare, si sente molto il sapore dell'orzo e si sposa perfettamente con quello delle noci e dei mirtilli.
Crostata con orzo, noci e marmellata di mirtilli
per la frolla
150 gr di farina 00
50 gr di farina di semola di grano duro
2 tuorli d'uovo
100 gr burro
90 gr zucchero
90 gr noci tritate non troppo fini
3 cucchiai da minestra di orzo solubile
1 vasetto di marmellata di mirtilli
Si fa la frolla nel solito modo unendo all'impasto anche le noci e l'orzoro ed eventualmente aggiungendo anche un paio di cucchiai di latte freddo per compattare meglio la frolla se dovesse risultare troppo "sbriciolosa".
Si mette a riposare avvolta nella pellicola in frigo per almeno mezzora.
Si stende nella teglia imburrata e infarinata e, bucandone il fondo con i rebbi di una forchetta, si fa cuocere "in bianco" per circa 15 minuti a 190°. Chi preferisce può usare il classico sistema dei fagioli, io non uso nulla ma a metà del tempo apro e foro con uno stuzzicadenti le bolle che si formano e rimetto in forno.
Passati i 15 minuti, si tira fuori, si aspetta una manciata di minuti e si stende la marmellata di mirtilli livellandola in maniera uniforme.
Si rimette in forno per altri 10,15 minuti abbassando la temperatura a 180°.
Si deve far raffreddare completamente prima di sformarla.
E' assolutamente più buona il giorno dopo.
Sempre che ci arrivi.
martedì 24 giugno 2008
Facciamoci del male 2: Crema al mascarpone, streusel al cacao e caramello salato
Questo nasce da avanzini che avevo in frigo.
Ma è valido, ah se è valido...
Per la crema al mascarpone, la ricetta è quella che uso per il tiramisu:
per ogni 100 gr di mascarpone
1 rosso d'uovo
1 cucchiaio di zucchero
si sbattono le uova con lo zucchero finchè sono spumose e poi si incorpora il mascarpone per rendere il tutto una crema fluida.
Volendo si può aggiungere un poco di panna montata (per i bicchierini ma per il tiramisu si deve rimanere fedeli alla ricetta ortodossa)
Poi serve lo "streusel" che altri non è che l'equivalente tedesco del crumble.
E in italiano potremmo usare "mollicame" "briciolame" ma è meno elegante, quindi usiamo streusel, è più ganzo.
Uso la ricetta di Silco quella del Petersburger StreuselKuchen (forse non si scrive così e non lo so pronunciare ma, ragazzi, è di un buono, ma di un buono... aprirò apposito post, questo dolce merita)
75 gr zucchero
75 gr burro
150 gr farina
1 cucchiaio colmo di cacao
si intride la farina e il cacao col burro e lo zucchero finchè non si formano delle grosse briciole.
Si stende su una teglia rivestita di carta forno.
Si cuoce a 180° per circa 15 minuti o più finchè diventano croccanti.
Infine, il caramello salato.
Qui non ho le dosi, perchè vado ad occhio ma è molto più facile a farlo che dirlo.
Si mette un pò di zucchero (si può abbondare tanto non si butta mica via, si conserva per mesi dentro al frigo in un barattolo) in un pentolino possibilmente a fondo spesso e si fa sciogliere finchè diventa marroncino (non troppo scuro).
A questo punto si deve aggiungere un poco di panna liquida (attenzione alle bolle che farà il caramello) e mescolare casomai aggiungere ancora panna finchè il caramello arriva alla consistenza morbida voluta.
Ad occhio direi che per quattro cucchiai di zucchero complessivi ce ne andranno due di panna, però devo misurare per bene la prossima volta.
Quando è della consistenza giusta, si aggiunge un bel pizzico di sale fino (io uso il sale dolce di Cervia) e si mette in barattolo.