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lunedì 15 marzo 2010

La Maionese sciuè sciuè: miracoli del minipimer....



Tempo di osare.
Dopo le baguette, adesso la maionese.
Mia nonna si scandalizzerebbe se sapesse che è fatta col minipimer.
Ma tant'è.
Bisogna essere al passo coi tempi.
Benvenga anche il minipimer per quella volta, una tantum, che sui gamberetti in cocktail (piatto molto vintage, molto anni 70) mi va di mettere una salsa rosa fatta con maionese homemade....

Ricetta facile facile, presa da Felix di www.cucinainsimpatia.net.
Modificata un pò nella quantità di olio che ho diminuito un pò.
Il sapore è leggero, poco "uovoso" e poco "limonoso", insomma, come piace a me.

Maionese

200 ml olio di semi di mais bio
1 uovo
2 cucchiai di aceto bianco
1 cucchiaino di succo di limone
1 pizzico di sale fino

Mettere nel bicchiere del minipimer gli ingredienti nell'ordine indicato e iniziare a frullare: in circa due minuti la maionese è pronta.
Tutto qui.
Superfacile, no?
Viene densa e si conserva in frigo per qualche giorno.
Con le baguette del post precedente ci sta una meraviglia....

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martedì 30 dicembre 2008

Quando l'approccio scientifico è fallace: Risotto alla parmigiana con riduzione al barbera



Mi dico, e mi sorprendo mentre mi parlo: e se provassi a fare una bella riduzione di vino?
Tanto lo so che mi rispondo di si.
Sono un interlocutrice assolutamente disponibile specie con me stessa.
Per l’invero, non ho assolutamente idea di corsa farci poi.
E’ un po’ come un ingrediente raro o esotico che vedi su uno scaffale di negozio: che fai, non lo compri? Ma si, non si mai….
E, quindi, come si fa senza riduzione, anzi senza “La Riduzione”?
E già le papille gustative iniziano a rimboccarsi le maniche, così a freddo, solo per l’idea che una cosa Misteriosa sta per essere svelata.
C’è da precisare che le mie papille sono alquanto frivole e poco scientifiche: si gasano anche solo all’idea di qualcosa, che poi mi piaccia o meno, bazzecole, sottigliezze irrilevanti….
Mi applico, l’approccio scientifico ha preso ormai ineluttabilmente inizio: le rotelline girano senza sosta, mi documento, giro sul web, prendo appunti.
Estrapolo i concetti fondamentali: il vino deve essere di ottima qualità, si deve ridurre di parecchio, deve essere aromatizzato con spezie varie, la consistenza finale è sciropposa, si può conservare quasi ad libitum…
Brava Serena, vai che stai andando alla grande, mi auto faccio una pacca sulla spalla di compiacimento…
Con l’occhio un po’ perso esamino lo scaffale con le bottiglie allineate: sarà meglio questo oppure…
Decido: Barbera.
Si, andiamo proprio sul pesante.
Se qualcuno mi chiederà un giorno che fine abbia mai fatto “quella” bottiglia di Barbera tanto amorevolmente da Lui conservata sul Suo scaffale, beh mentirò, fingendo grande sorpresa e assoluta innocenza.
Il fine giustifica i mezzi.
In guerra come in amore tutto è lecito.
Basta, ho finito i luoghi comuni applicabili al caso.
Torno in cucina.
Stappo, verso in un tegame.
Spezie poche ma significative: pepe di setchuan e due pizzichi di noce moscata. Tre cucchiai di miele, un millefiori non millesimato; ohimè, da quando a Parigi ho mancato per un soffio il miele di brughiera, tutto mi sembra più vacuo ma mi faccio forza e cerco di andare avanti anche senza il miele di brughiera.
Pentola. Accendo. Aspetto.
Mi siedo al tavolo, così da potergli gettare ogni tanto un’occhiata materna.
Passano le ore.
Dopo due ore “La Riduzione” si è ridotta di molto ma di consistenza sciropposa neanche a parlarne.
C’è qualcosa che non va.
Il mio istinto di Artefice nonché di Approcciatrice Scientifica mi dice che qualcosa non va.
Rivedo gli appunti, ritorno sul web.
Ma sarà che…Ma no, non è possibile…E la verità inizia a farsi strada nella mia mente: il fuoco sotto la pentola andava bello vivace, altro che bassissimo e con lo spargi fiamme..
Le mie certezze di Approcciatrice Scientifica iniziano a vacillare.
In un guizzo di ingegnosità disperata, alzo la fiamma al massimo e il liquido rosso inizia a spumeggiare irriverente.
In un men che non si dica si restringe ancor si più e, finalmente, si sciroppa, non tantissimo ma, insomma, non è male.
Di 750 ml di liquido iniziale sono rimaste praticamente delle goccioline ma vuoi mettere la soddisfazione di avere fatto “La Riduzione”?.......
Il sapore mi piace.
E mi piace ancor di più con del buon risotto alla parmigiana.
Classico, signorile, senza fronzoli.
Un piatto che si porta in ogni stagione.
E la prossima volta tocca agli involtini di trevigiana.
Papille gustative, all'arrembaggio....

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