Fase di sperimentazioni semi-ardite e, contemporanemente, nella quotidianità semplice cucina di sopravvivenza.
Il che significa pasta al pomodoro, pollo alla come viene viene, insalatine....
E, ovviamente, le prove delle sperimentazioni semi-ardite.
Tipo questi panzerottini.
La ricetta della frolla salata (Pate à foncer) è di Michael Roux.
Pate à foncer
per foderare una tortiera di 24 cm di diametro
250 gr farina
125 gr burro a pezzettini morbido
un uovo intero
un cucchiaino di zucchero
mezzo cucchiaino di sale
40 ml di acqua fredda
Mettere tutto nel cutter e far girare le lame finchè non si forma una pallottolona.
Avvolgere nella pellicola e mettere a riposare nel frigo per almeno una mezzoretta.
Nel frattempo scaldare il forno a 180°.
Stendere su un piano leggermente infarina la frolla in uno strato sottile.
Con un coppapasta di diametro 6 formare tanti tondi, mettere un cucchiaino abbondante di ripieno, spennellare il bordo con dell'albume leggermente sbattuto e piegare premendo perchè si sigillino i bordi.
Spennellare con del latte la superficie dei panzerottini e spolverare di parmigiano.
Infornare per circa 20 minuti, finchè la superficie è dorata.
Far raffreddare completamente prima di maneggiarli.
Sono perfetti da congelare crudi e far cuocere direttamente dal freezer al forno.
Ma vengono benissimo anche congelati cotti e fatti scongelare direttamente nel forno.
domenica 20 marzo 2011
Esperimenti di frolla salata: Panzerottini alla ricotta e spinaci
martedì 11 gennaio 2011
Bricioline.....Involtini di speck e mozzarella di bufala gratinati
Ci sono momenti che non vorresti finissero mai.
Che il tempo restasse sospeso, come cristallizzato intorno a te.
Per come ti senti.
Per un paio di occhi in cui incroci lo sguardo.
Per una mano che si tende attraverso l'aria.
Per un sapore che ti sorprende nella sua semplicità.
E cerchi di ritrovare quel sapore per ritrovare quel momento.
Questi involtini sono semplici ma li trovo eccezionali nella loro semplicità.ù
Con questa ricetta partecipo al contest di Imma di Dolci a gogò e LeCreuset
Involtini di speck e mozzarella di bufala gratinati
per 4 persone
16 fettine di speck
4 mozzarelline di bufala
4 fette di pane a cassetta
prezzemolo
parmigiano
Tritare in un mixer il pane a cassetta non troppo finemente, metterlo in una padellina antiaderente ben calda e farlo dorare, mescolando continuamente per non farlo bruciare.
Quando è dorato, aggiungere qualche goccia d'olio e continuare a mescolare.
Togliere dal fuoco e versare in una ciotolina.
Appena intiepidito aggiungere un pò di parmigiano e il prezzemolo e mescolare per amalgamare.
Tagliare le mozzarelline a fette spesse e arrotolarle ciascuna in una fetta di speck.
Disporre gli involtini in una pirofila unica oppure in pirofile monoporzione.
Cospargere con la miscela di pane e infornare per una decina di minuti, giusto il tempo che la mozzarella si sciolga un poco.
Mangiare caldo o tiepido.
domenica 4 ottobre 2009
Assaggio d'autunno: Crostini di polenta con confit di cipolla rossa e panna acida
Potere della carta stampata: visti su "La Cucina" e provati subito.
Non senza prima aver letto criticamente la ricetta, visto che delle ricette di giornali & Co non ci si può mai fidare abbastanza.
Preferisco decisamente i blog.
Però questi sono decisamente interessanti.
Un sapore intrigante....
...che fa "ricetta d'incontro" per la presenza della polenta unita alla cipolla.
Crostini di polenta al confit di cipolla rossa e panna acida
per circa 20 crostini piccoli
100 gr di farina per polenta
3 cipolle rosse
panna acida
burro
zucchero di canna
aceto bianco
sale
Preparare la polenta e stenderla in una teglia bassa ad altezza di un 1 cm.
Affettare non troppo finemente le cipolle e metterle in una padellina ad appassire con una noce di burro, a fiamma bassa per circa 7,8 minuti, mescolandole spesso per evitare che dorino.
Aggiungere un poco di sale, mescolare e poi aggiungere mezzo cucchiaio di aceto biancoe 3 cucchiai d'acqua, lasciare cuocere per circa 10 minuti, mescolando ogni tanto, coperto.
Quando i liquidi si sono un pò asciugati, aggiungere 2 cucchiai di zucchero di canna e proseguire la cottura per altri 5 minuti (anche un pò di più) finchè la cipolla non è caramellata.
Una volta che la polenta è fredda, ricavate dei dischi o rettangoli non molto grandi, e passatela sulla piastra calda per grigliarla leggermente.
Montare i crostini con le cipolle e sopra una piccola quenelle di panna acida, se si vuole un poco di erba cipollina (io avevo solo quella disidratata ma con quella fresca è tutta un'altra cosa).
domenica 14 giugno 2009
Crostini consolatori allo chévre, miele, fragole e granella di nocciole
Tra poco afferrerà lo zaino rosso autografato dalle sue "stelle" del basket, salirà sul pullmann e tra una chiacchera ed una risata con i suoi amici troverà anche il tempo di alzare la mano e mandarmi uno stiracchiato saluto prima di partire.
E io rimarrò con la sensazione del buco al cuore, del "qualcosa" che manca, del respiro che non riesce a riempire fino in fondo i polmoni.
La quotidianità si farà avanti prepotente: lavoro, casa, spesa..le solite cose.
Senza lui.
Senza gli urlacci perchè fa o non fa questa o quell'altra cosa, senza la lotta serale per vedere qualcosa in tv che non siano cartoni animati o filmetti disney, senza l'angoscia di correre di qui e di là perchè esce da scuola o finisce judo.
Senza lui?...
Non è quotidianità, è sopravvivenza.
Beh, intanto oggi, appena sarà partito, per scacciare quella demente sensazione di "eventotragicoall'orizzonte" solo perchè non è con mammasua, io me ne vado in piscina.
Tutto il giorno.
A leggere.
A tuffarmi.
A prendere qualche spicchio di sole in questa Milano che ne offre sempre così poco, anche d'estate.
E quando torno a casa mi abbuffo di questi
Crostini di chevre con miele, fragole e granella di nocciole
Facilissimi, basta tagliare delle fettine di pane, farle tostare leggermente senza che prendano colore, poi si aggiunge una fettina di chevre, una passatina sotto il grill per farlo sciogliere leggermente.
Far intiepidire.
Colare una punta di miele su ciascun crostino, una spolverata di granella di nocciole tostate, mezza fragola.
domenica 10 maggio 2009
Salty addiction 1: I panzerotti al forno con prosciutto e formaggio
Si, insomma, io faccio follie per il salato piuttosto che per il dolce.
Quando vivevo a Roma, non dico una volta al giorno ma quasi, la tappa d'obbligo era alla pizzeria al taglio sotto casa per il classico rettangolino di pizza napoletana.
A Roma si trovano pizzerie al taglio per ogni angolo, non tutte eccelse ma abbastanza discrete, quello si.
Per fortuna quella sotto casa era di un livello più che decente, quindi quel rettangolino quasi giornaliero, a parte riflettersi nei rotolini adiposi, era una consolazione psicologica non indifferente.
A volte al posto della pizza prendevo un panzerotto, preferibilmente al forno.
Una sorta di antidepressivo naturale.
E per i rotolini, se alla pizza al taglio si accompagnasse il "bugiardino" come ad ogni medicinale che si rispetti, sono sicura che li troverei alla voce "Effetti collaterali".
Trasferendomi poi al nord dove le pizzerie al taglio, se anche ci sono, non sono come quelle romane, ho imparato a fare la pizza in casa e tutte quelle cosine sfiziose che ogni tanto mi tirano su il morale e fanno lievitare l'ago della bilancia.
Il bello di questi panzerottini è l'impasto.
La ricetta è di Rò di coquinaria.
Lei la chiama "Pasta da rosticceria", se non ricordo male è perchè questo è il classico impasto che giù a Palermo usano per fare quelle cosine buone buone farcite che occhieggiano dalle vetrine delle rosticcerie, appunto.
La particolarità di questo impasto è che il sapore è abbastanza dolce, c'è zucchero nell'impasto che poi fa da contraltare al sapore salato delle farciture.
E poi un'altra caratteristica è che resta morbido e gustoso anche da freddo.
Le farciture possono spaziare dalle più classiche alle più particolari.
Una che mi sento vivamente di consigliare è quella alle melanzane, scamorza e pomodoro.
Provatela e poi mi direte.
Panzerotti al forno con prosciutto formaggio e ricotta
Impasto per pasta da rosticceria
1 kg farina 00
100 gr zucchero
100 gr strutto
30/35 gr sale
40/50 gr lievito di birra
400/430 gr acqua tiepida (dipende da quanto è umida la farina)
Si impasta tutto e si fa lievitare in luogo tiepido e al riparo da correnti d'aria per circa due ore.
Poi si stende con il mattarello su un piano infarinato ad altezza 5/7 mm (deve essere spessa).
Per questi panzerottini ho usato un taglia biscotti diametro 6.
Si tagliano le forme, si spianano un pò con le dita.
Poi si mette il disco nel palmo della mano e si farcisce con un poco di ripieno (prosciutto cotto e provolone tritati più un poco di ricotta per legare).
Si chiude a mezzaluna e si preme sui bordi per unirli bene.
Poi si ripiegano un poco a ventaglietto tanto per sigillarli meglio.
Si mettono su una teglia coperta da carta forno a lievitare per un'ora ancora.
Trascorso il tempo, si spennellano con tuorlo d'uovo sbattuto con poco latte e si infornano in forno già caldo a 200° per 5 minuti, poi si abbassa a 180° finchè la superficie non è dorata, circa 20 minuti, dipende dalla grossezza dei panzerotti.
Sono ottimi tiepidi e anche freddi.
martedì 30 settembre 2008
E dei Popovers ne vogliamo parlare?....
I popovers.
Uova sbattute con latte, un poco di farina e vengono fuori queste cose buffe e buone.
Senza lievito.
Incredibile.
E quanto sono buoni caldi con il burro....
Popovers di DoraLee
Ingredienti
300 gr. latte
140 gr. farina
2 uova
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di burro fuso
Preriscaldate il forno a 250°.
In una terrina si mescola la farina setacciata col sale.
In un'altra si sbatte il latte con le uova e il cucchiaio di burro fuso.
Si unisce questo composto liquido alla farina ed si gira finche' gli ingredienti non sono tutti incorporati, ci vorrano al massimo un paio di minuti.
Si ungono con burro degli stampini piccoli da babà (per chi non ce l'ha vanno bene anche quelli da muffin) e ci si versa l'impasto.
Infornare per 15 minuti a 250° e poi per 20 minuti abbassando a 200°.
Una volta cotti, si tirano fuori, gli si pratica un taglietto per far uscire il vapore e si rimettono in forno per circa cinque minuti.
Poi si possono aprire ancora caldi e farcire con burro, marmellata (vivamente consigliata l'accoppiata...)
giovedì 25 settembre 2008
Lavori in corso.
Eh si, sto lavorando a quantità industriali di queste e altre sfiziosità, tutte mini(formato) e mono (porzione)con grande soddisfazione, spero, di chi le assaggerà.
Questi sono minipanini similMacDonald, i panini sono da 12 gr l'uno, gli hamburgerini sono piccini piccini, spruzzata di ketchup, foglina di lattughino e un accenno di formaggio.
A dopo venerdi.
Scusate, non avevo messo la ricetta dei panini.
E' quella dei panini morbidi da buffet di Giorilli che io trovo eccezionale.
L'avevo postata qui.
venerdì 19 settembre 2008
Je n'oublie pas Paris 4: Blinis de courgettes et menthe
Fa più chic dire courgettes o zucchine?
Mah...
Non li ho assaggiati a Parigi bensì trovati su un blog francese,
questo.
Di diritto mi pare che possano appartenere comunque alla schiera dei miei ricordi parigini.
Ho sostituito l'erba cipollina con la menta e con questa dose ne sono venuti 26 (diametro 6,7 cm).
Dopo cotti li ho sovrapposti a strati alternati con pancetta arrotolata e scaldati un secondo al forno a microonde.
Blinis alle zucchine e menta
Ingredienti
3 zucchine medie
aglio
3 uova intere
150 gr farina
200 ml latte
qualche foglia di menta
sale e pepe
Grattugiare le zucchine e pressarle per fare uscire l'acqua.
Setacciare la farina e mescolarla alle uova e al latte, prima sbattendo leggermente le uova col latte e poi aggiungendo la farina.
Aggiungere anche le zucchine grattugiate, l'aglio tritato fino e la menta spezzettata non troppo grossa.
Salare e pepare.
Col pennello spennellare d'olio la padella e scaldarla.
Quando è calda, versare in ciascun comparto (se si ha la fortuna di avere l'apposita padellina a scomparti sennò bisogna andare a occhio e fare i tondotti "a mano") un cucchiaio di composto e fare cuocere almeno un paio di minuti per lato, deve diventare bello colorato.
Buoni anche tiepidi.
Si possono congelare.
mercoledì 17 settembre 2008
Noci salate farcite con crema di ricotta e pomodorini secchi
Si, è pur vero che per farle bisognerebbe avere un certo aggeggio che si chiama "cialdiera", e questa cosa è un pò limitativa.
Quando sull'onda della febbre da acquisto sconsiderato ho deciso che non potevo vivere senza questo aggeggio, ho fatto un giro su ebay e l'ho trovato, marca Efbe-Schott, modello ZN3.
Sia chiaro, non sono parente del fabbricante nè incasso una percentuale sulle vendite, però lo sfizio me lo sono tolto e a tutte quelle persone affette da mania ossessivo-compulsiva-da-acquisto-aggeggi la consiglio vivamente: quando ve la vedrete sul tavolo tronfia nel suo imballaggio di polistirolo e con le sue piastre intercambiabili, ah, ecco, vi sentirete meglio.
Poi, sull'effettivo e costante utilizzo ne possiamo discutere.
Io, ad esempio, ce l'ho da Natale eppure l'ho usata due volte, questa è la terza: una bella percentuale per un aggeggio del genere adorabilmente inutile (come ogni aggeggio che si rispetti, sennò che aggeggio sarebbe?).
Però, scoperta la ricetta di queste noci grazie a Savita di Coquinaria, credo che ne farò un ottimo uso.
Troverò il modo di inserire queste nocelle salate o dolci nei buffet che ogni tanto ho la fortuna di organizzare.
Ecco la ricetta, la riporto tale e quale quella di Savita perchè, caso strano, non ho cambiato quasi neanche una virgola, solo la grandezza dell'uovo ed un piccolo accorgimento che indicherò più avanti.
Noci salate o dolci con la cialdiera
per 80 mezzi gusci (40 noci)
225 gr farina
125 gr burro freddo di frigo tagliato a tocchetti
50 gr zucchero per la versione dolce oppure 25 gr parmigiano per la versione salata
un pizzico di sale
1 uovo medio
1/2 cucchiaino di lievito per torte (va bene anche per la versione salata)
scorza grattugiata di limone (solo per la versione dolce)
Si mettono tutti gli ingredienti nel mixer, quello con le lame, per intenderci, e si fa girare finchè non forma una pallozza.
Si può impastare il tutto a mano ma, potendo non faticare, suggerisco il mixer.
Se si usa un uovo medio non dovrebbe venire troppo morbido.
Si divide l'impasto in tante palline da 5 gr l'una (non esagero se dico che devono essere proprio 5 gr, il perchè sarà presto svelato).
L'accorgimento che dicevo prima è, appena formate tutte le palline, metterle in frigo per circa una mezzoretta ad indurirsi ben bene.
Secondo me si cuociono più croccanti col passaggio in frigo.
Mah.
Si accende la cialdiera e si aspetta che la luce rossa sia spenta (accesa?) non so bene la mia cialdiera vive di vita propria e non segue le istruzioni del libretto, insomma deve essere pronta per cuocere.
La cialdiera ha due piastre che si sovrappongono, in quella inferiore ci sono 12 cavità e in quella superiore 12 stampi convessi.
Nelle 12 cavità si devono mettere 12 delle palline che stanno in frigo, chiudere il coperchio senza friggersi una dito e aspettare circa due minuti che i guscetti si dorino.
I 5 gr esatti di peso di ciascuna pallina sono necessari perchè Savita ha individuato (e la ringrazio per questo) la giusta pezzatura per far si che la pallina cuocendo si adagi perfettamente nella cavità senza debordare.
E' ammessa una sbirciatina ogni tanto durante la cottura.
Appena i guscetti risultano dorati, si tolgono (attenzione ancora alle dita) con l'aiuto di un cucchiaino e si mettono a freddare in un vassoio.
Attenzione a non lasciare la piastra accesa per troppo tempo senza "contenuto" sennò bruciano le mollichine all'interno ed è sgradevole vedere e assaporare il bruciacchiato.
Tutto qui.
Ah, dimenticavo: la farcitura.
Questa è fatta con ricotta vaccina frullata con pomodori secchi, qualche foglia di basilico e un goccio d'olio.
Per farcirli basta usare un cucchiaino e mettere un pò di ripieno su una metà e chiuderla sovrapponendo un altro guscetto.
Ma vi sono infinite possibilità: mousse di prosciutto, melanzane a dadini e scamorza, crema di zucchine e millemila altre.
domenica 14 settembre 2008
Sformatini di spinaci e scamorza affumicata
Altra ricetta difficilissima... ma davvero..
Sformatini di spinaci e scamorza affumicata
750 gr di spinaci
250 gr scamorza affumicata
2 uova
4 cucchiai di panna fresca
2 cucchiai di parmigiano
sale pepe
Si lessano gli spinaci (io li faccio nella pentola a pressione col cestello, facile e veloce) e si strizzano molto bene per fa uscire tutta l'acqua.
Si frullano le uova con la panna e poi si aggiungono gli spinaci e la scamorza tagliata a tocchetti e si continua a frullare finchè diventa una bella purea (di consistenza un pò sostenuta, non liquida) di colore verde.
Si versa negli stampini (questi sono di silicone) monoporzione oppure in uno stampo da plumcake già oliato per bene.
Si inforna a 180° per circa 40 minuti (o poco più, dipende dal forno).
Si sformano tiepidi.
Se piace il gusto forte del formaggio, si possono "glassare" con una salsa al parmigiano, facendo sciogliere del parmigiano con poca panna (o latte) in un pentolino mescolando perchè non attacchi finchè il parmigiano non è sciolto.
Si fa intiepidire e poi si versa sugli sformatini.
Si possono usare anche altre verdure e eliminare la scamorza.
venerdì 29 agosto 2008
L'insostenibile leggerezza della pasta sfoglia 2: Rettangolini al pesto e pomodorini
Proviamo ad indovinare?....
Allora, vediamo... mumble mumble...
Rettangoli di pasta sfoglia spalmati di pesto, due o tre fette di pomodorini al centro, sopra una generosa grattata di ricotta salata (è un periodo che la metterei anche nel cappuccino).
Ho vinto qualche cosa?....
mercoledì 27 agosto 2008
L'insostenibile leggerezza della pasta sfoglia 1:Cannoncini salati alla crema di zucchine
Mi sa che, ormai, indirettamente ho fatto outing svelando la mia insana preferenza e passione per i "bocconcini"..
E questa ne è la riprova...
Per fare i cannoli basta avvolgere delle striscioline di pasta sfoglia alte circa 1 cm attorno alle apposite formine a cono di alluminio precedentemente imburrate.
Si spennellano di rosso d'uovo sbattuto e se si vogliono fare dolci si spolverano di zucchero semolato mentre se, come questi, il ripieno è salato, si lasciano nature o, al più, una spolverata di parmigiano (ma a me non fa impazzire perchè tende a brunire troppo).
Si possono fare grandi, avvolgendo la strisciolina di pasta sfoglia per tutto il cono oppure avvolgere fino alla metà per averli piccoli, come questi, lunghi circa 6 cm e di diametro 3 cm.
Per il ripieno, invece, basta prendere due zucchine (dosi per farcire circa 12 cannoncini piccoli), tagliarle a rondelle, metterle in un tegame con un mezzo spicchio d'aglio tagliato sottilissimo, un goccio d'olio e un poco d'acqua giusto per non farle attaccare al fondo.
A fuoco basso, si lasciano cuocere finchè le zucchine non sono completamente morbide e la polpa quasi trasparente.
A quel punto, ancora calde si frullano e si aggiunge un foglio di colla di pesce precedentemente ammollato in acqua fredda e strizzato.
Si mescola la purea di zucchine per far sciogliere bene la colla di pesce e si fa raffreddare.
Si può preparare anche un giorno prima, si conserva in frigo e poi con la sac a poche ci si farciscono i cannoncini, conservati in una scatola di latta.
Quest'operazione va fatta, ovviamente, poco prima di mangiarli, altrimenti la volubilità della pasta sfoglia fa si che, per dispetto per non essere stata subito divorata, Essa si afflosci tutta....
giovedì 14 agosto 2008
domenica 10 agosto 2008
Involtini di zucchine al tonno e alici
La ricetta è di Fragole&Nespole di Cookaround, la trovate qui
Ha ragione a chiamarli "esplosivi", sono una bontà.
E poi sono perfetti per un buffet...
Io ve li consiglio caldamente.
Devo sperimentare la versione "vegetariana".
giovedì 3 luglio 2008
Canapè di bufala, prosciutto e fichi
Buono, buono, buono....
Poi una ricetta difficilissima......
Fettina di mozzarella di bufala, fettina di prosciutto dolce, fettina di fico.
Un filo d'olio d'oliva, un pizzico di maggiorana...
Tutto qui.
domenica 8 giugno 2008
Crostino della domenica sera: speck melanzane e formaggio fresco
Domenica sera, voglia di fare niente, di ritardare l'arrivo dell'odioso lunedi....
No, non si può cucinare.
Ci si accontenta di avanzi, assemblati così, tanto per salvare la cena.
E il risultato spesso è più buono che se lo si fosse cucinato intenzionalmente.
lunedì 2 giugno 2008
Bruschetta alle fragole, pomodorini e vaniglia
Facile facile facile.
Particolare ma gustoso.
Fragole e pomodorini in pari quantità, tagliate a dadini, anellini di cipollotto fresco,i semini di un mezzo baccello di vaniglia, il tutto condito con succo di limone (non troppo) sale, pepe, olio, un goccio minimo di aceto balsamico e messo a macerare per almeno un'oretta.
La base è la classica fettina di baguette del giorno prima, croccantina perchè grigliata da ambedue i lati.
sabato 31 maggio 2008
Cappuccino salato alle acciughe
La ricetta è tratta dal libro "Finger Food" di Viviana Lapertosa, modificata però rispetto a quella originale dopo averla provata.
Seguendo scrupolosamente le indicazioni della Lapertosa, ho ammollato il pane con l'aceto, l'ho frullato con acciughe sott'olio scolate, ammorbidito con olio e un poco di panna della stracciatella (che è poi nient'altro che la parte interna della burrata).
Sapore troppo, troppo forte.
A me l'aceto piace ma così era assolutamente troppo.
Ho pensato ad una base che si sposasse meglio con l'acciuga e il sapore burroso e pieno della stracciatella.
E ho trovato questa soluzione.
Cappuccino salato all'acciuga
per 4 tazzine
1 patata media
latte q.b.
6 acciughe sott'olio scolate
aceto
stracciatella (o, se si preferisce una versione light, del cottage cheese, come nella foto)nocciole tritate grossolanamente e tostate
Si taglia la patata a tocchetti piccoli e si mette a cuocere in un tegamino coperta con latte.
Dovrebbe essere cotta quando il latte si è assorbito quasi completamente.
Si frullano i dadini di patata con un poco di panna e le acciughe, aggiustando di aceto (si deve sentire ma non prevalere).
Si mette nelle tazzine (o bicchierini) per due dita e si conserva in frigo fino al momento di servirla, allora si completa con abbondante stracciatella e la granella di nocciole.
P.S. se si usa il cottage cheese attenzione che il sapore richiama solo lontamente la bontà della stracciatella.....
venerdì 30 maggio 2008
Sfogliata ai pomodorini e origano
Ci sono delle volte in cui si sente il bisogno di sapori essenziali, semplici, di quelli che ti accompagnano negli anni e che ogni tanto riscopri sorprendendoti ogni volta nel gustarli.
Questo è uno di "quei" sapori.
Sfogliata ai pomodorini e origano
Pasta per pizza
pomodorini
aglio
origano
sale
Si tagliano i pomodori a fettine e si mettono a insaporire con un pò d'olio, l'aglio tagliato a fettine sottilissime (io ho usato aglio in polvere), l'origano e sale.
Si stende la pasta per la pizza sottilissima (ma sottile sottile quasi trasparente), un pò con le dita, un pò col mattarello, in una teglia leggermente unta d'olio.
Poi si spennella con olio, si distribuiscono dappertutto le fettine di pomodoro, un giro d'olio, ancora origano e sale e via, in forno a 200° per circa 10,12 minuti.
E' ottima sia tiepida che fredda.
venerdì 9 maggio 2008
Crema di melanzane iraniana - Mirza Ghazemi
Me l'ha fatta assaggiare la mia amica Susanna.
Merita, veramente.
A cucchiaiate, spalmata sui crostini, con del riso pilaf oppure come condimento ad un semplice, italianissimo piatto di pasta.
Cucina fusion.
La ricetta è semplice e, una volta, fatta, si conserva per giorni in un barattolo chiuso in frigo.
Riporto le testuali parole della fantastica persona che me l'ha fatta conoscere (è fantastica a prescindere dall'avermi fatta assaggiare questa crema) per la ricetta.
Crema di melanzane iraniana - Mirza Ghazemi
6/7 melanzane grandi
Aglio
Olio extravergine d'oliva abbondante
Salsa di pomodori
Curcuma (o zafferano)
Si arrostiscono le melanzane direttamente sulla fiamma e poi si sbucciano e si mettono su un tagliere di legno inclinato a perdere l’acqua.
Si trita molto fine l’aglio (1 spicchio per ogni melanzana) e si fa rosolare in una padella con i bordi alti insieme ad olio abbondante ,pezzetti di peperoncino e 1 cucchiaino scarso di zarciubè (curcuma), si aggiungono le melanzane intere e si frantumano sul fuoco con un pesto di legno, quindi si aggiunge un po’ meno di un vasetto di pomodoro a pezzi (non acquoso) e il sale e si fa cuocere a lungo mescolando spesso con lo stesso pesto di legno. Quando il composto ha perso tutta l’acqua e comincia ad attaccarsi alla padella è pronto. Si versa in una pirofila e si decora in centro con una rosa di pomodoro (per chi la sa fare!!)
Ecco io la rosa di pomodoro non la so fare ma la crema è buona lo stesso!