Ricordatevi che non si è proprietari di un gatto, bensì, al massimo, suoi coinquilini; nell’istante stesso in cui un delizioso batuffolo di pelo fa il suo ingresso in casa, voi assumete immediatamente lo “status” di coinquilino, tollerato e, a volte, anche apprezzato (generalmente solo quando si elargisce pappa).
Se la vostra posizione preferita per dormire è a pancia in sotto, non preoccupatevi se di notte ad un certo punto sentite una forte oppressione alla schiena che si ripercuote sul petto e vi rende quasi incapaci di respirare: non vi sta venendo l’infarto, è solo il micio che ha deciso che dorme meglio accoccolato sulle vostre scapole piuttosto che altrove.
Non vi fate ingannare dagli occhioni spalancati del micino imploranti coccole e tenerezze: vuole solo cibo e si presta, per averlo, a sopportare le vostre moine con santa pazienza , simulando anche un po’ di fusa “va là che non mi costa niente e lo faccio pure contento a st’umano qua”….
Ricordatevi che se c’è un posto assurdo in casa dove mai e poi mai avreste pensato che il vostro gatto vada, ebbene, lui ci andrà. Quindi, se improvvisamente sparisce per ore e state iniziando a disperarvi, pensate ai posti più assurdi e lì lo troverete.
Ricordatevi che il delizioso batuffolo di pelo con gli occhioni spalancati che vi guarda dal cestino infiocchettato dove (per poco) si è accoccolato, adesso pesa 900 gr ma nel giro di qualche mese quintuplicherà le sue dimensioni, quindi, a scanso di conseguenze ineluttabili per la vostra salute, dissuadetelo dal saltarvi al collo o dal dormire appollaiato sulla vostra nuca.
Se avete già altri coinquilini felini in casa all’arrivo del micetto, sappiate che stringeranno alleanze insospettabilmente leali e sempiterne e attenteranno a voi e alle vostre cose (preferibilmente alimentari) in azioni di guerra coordinate in squadre addestrate e invincibili: il più grande salta sul tavolo e afferra il salamino, lo lancia al più piccolo ma più veloce che sta in basso il quale scappa a nasconderlo in uno di quei posti assurdi di cui sopra. E se un giorno ritroverete da qualche parte degli spaghi unti mangiucchiati ed un bollino di metallo inutile borbottare e guardare di sbieco con fare feroce i quattrozampe: sappiate che secondo la legge felina il salame sul tavolo è “res nullius” quindi praticamente del primo che lo trova….
Sappiate che i mici hanno un proprio orologio biologico preciso come un cucù svizzero, che generalmente non combacia col vostro. Non vi stupite quindi se ogni mattina (giorni festivi compresi) alle 5 e 20, iniziano la bagarre miagolando, spostando oggetti, facendosi le unghie sulla vostra poltrona preferita, venendovi a leccare la faccia, scavando rumorosamente nella sabbia della lettiera: del fatto che voi siate nel bel mezzo della fase più dolce del sonno, che sia domenica, che sia Natale, che siate malati con la febbre a 39, ebbene, loro se ne fregano, hanno fame alle 5 e 20, nè un minuto in più nè uno in meno, e il contratto di coinquilinaggio prevede la pappa quando hanno fame.
Ricordatevi che anche una innocente cartina di caramelle nelle zampe del micio di casa può diventare uno dei peggiori strumenti di inquinamento acustico che abbiate mai conosciuto, specie se il micio decide di giocarci nel bel mezzo del vostro pisolo pomeridiano.
Sappiate che i capi di abbigliamento femminili sono i più ricercati dai gatti per trascorrere quelle ore di buco tra una pappa e la successiva, oltre, beninteso, ai sonnellini. Quindi cercate di non lasciare in giro quel paio di collant in microfibra della stessa identica nuance violacciocca dell’abito in maglia (si proprio quelli che ci avete messo mesi a trovarli) perché la microfibra violacciocca a brandelli non va di moda.
Sappiate che la pappa che giornalmente gli date rappresenta per i vostri mici solo un banale sostentamento. Quello che a loro realmente piace sono raffinatezze che noi umani non riusciamo neanche a capire. Volete mettere le bricioline della colazione sparse sulla tovaglietta rubate mentre noi siamo in bagno a truccarci? O tuffarsi nel lavandino per cercare resti del radicchio grigliato? O farvi inciampare per leccare poi tutto ciò che vi è caduto dalle mani (qualsiasi cosa sia) nel tentativo di non perdere l’equilibrio? Il godimento del cibo per i mici è direttamente proporzionale alla fatica ed all’ingegno spesi per procurarselo.
Rassegnatevi a cucinare con una piccola Corte dei Miracoli accoccolata sul pavimento della cucina. Qualsiasi vostro movimento, specie se in prossimità del frigorifero, provocherà una serie di guaiti miagolosi e disperati, della serie “Sono anni che non ci dai da mangiare, brutta cattiva”. Ovviamente, se il tutto si svolgerà sotto gli occhi di ospiti, questi vi guarderanno con fare accusatorio nonché critico e voi vi sentirete ovviamente un pizzico e inizierete a balbettare cercando di discolparvi dall’ accusa silenziosa che leggerete nei loro sguardi di maltrattamento di bestiole innocenti.
(continua....se i miei mici mi forniscono ulteriori e più mirabolanti suggerimenti...)
Nel frattempo, ecco una ricetta che nasce dalla mia pigrizia profonda.
Una torta di ricotta che cuoce già col guscio di pan di spagna intorno.
Si può fare il pandispagna al cacao, si possono aggiungere alla ricotta frutti di bosco, pere caramellate, insomma, quello che la fantasia (e la gola) suggerisce.
Torta rovesciata alla ricotta con gocce di cioccolata
per una tortiera diametro 20 cm
Farcitura:
250 gr ricotta
1 rosso d'uovo
3 cucchiai di zucchero
liquore strega (facoltativo)
Guscio di pan di spagna:
2 uova intere
62,50 gr zucchero
62,50 gr farina
Imburrare la tortiera e foderarla solo sul fondo con un disco di carta forno imburrato sotto e sopra.
Mescolare la ricotta a crema con lo zucchero e il rosso d'uovo, aggiungere il liquore se piace e le gocce di cioccolata.
Disporre la crema di ricotta sul fondo della tortiera lasciando circa un dito di spazio vuoto tra il bordo della tortiera e il disco di crema di ricotta (vedere qui per maggiore chiarezza).
Montare le uova intere con lo zucchero e poi aggiungere la farina spatolando dal basso verso l'alto come per questo pan di spagna.
Versarle nella tortiera facendo andare l'impasto prima nello spazio lasciato vuoto tra crema e bordo e poi sopra a ricoprire il tutto.
Infornare a 180° in forno precedentemente scaldato.
Cuoce in circa 30, 40 minuti.
Appena cotta, sfornare e poi rovesciare la torta sulla gratella e far raffredare.
Ottima il giorno dopo.