Manco da troppi giorni.
Qui.
E sui blog amici.
Periodo intenso dove l'ordinarietà della vita quotidiana si scontra con una ridda di pensieri, riflessioni, idee che mi fanno sentire quasi come sdoppiata.
Dove mi porteranno queste intense elucubrazioni mentali ancora non lo so.
Sono pensieri belli frullati con una manciata di pensieri negativi, ma non basta mettere una cannuccia nel bicchiere ed aspirarli via come fosse un milkshake...
Mi tocca viverli e meditarli fino in fondo, sentirmene avviluppata con la sensazione che solo una pioggia calda d'estate possa trascinarmeli via lontano.
Cerco di rimanere con i piedi per terra.
Ben saldi.
Concreta nelle paure e concreta nei desideri.
Per le situazioni come la mia, confesso, il cioccolato al latte fa meraviglie...
Ma dopo tanti dolci, per me che non amo molto carne e affini, posto una ricetta sfiziosa che piace perfino alla sottoscritta.
Involtini con radicchio e provola affumicata
Fette di vitellone o manzo tagliare sottili
foglie di radicchio di treviso
timo
olio
provola affumicata
sale
pepe
Le fette di carne devono essere tagliate sottili, il mio macellaio direbbe "altezza tagliata" ma per me sono fette di carpaccio un pò più spesse... questione di punti di vista.
Comunque devono essere sottili ma non stracciate.
La provola affumicata si taglia a dadini, e la si mette al centro di ogni fettina di carne.
Si arrotola la carne a pacchettino su tutti i lati in modo che la carne avvolga perfettamente la provola senza farla uscire.
A parte si mettono a marinare le foglie di radicchio rosso in olio condito con sale, timo e un pizzico di pepe.
Trascorso un pò di tempo giusto per farle insaporire, ogni foglia di radicchio si arrotola strettamente intorno ad un involtino.
Si dispongono uno vicino all'altro in una pirofila, si spennellano (sennò le foglie diventano marroncine e secche) con un poco dell'olio della marinatura del radicchio e si infornano per poco, il tempo che la carne si cuocia.
Sono molto sfiziosi.
L'importante è che la provola sia avvolta ben bene dalla carne così rimane all'interno e aprendo l'involtino si scopre il "cuore" morbido del formaggio.
venerdì 13 febbraio 2009
Con il capo cosparso di cenere: Involtini con radicchio e provola affumicata
mercoledì 19 novembre 2008
Un piatto a tentoni: pollo al curry e latte di cocco
L'impulso irresistibile di afferrare dallo scaffale la lattina.
Latte di cocco non zuccherato.
Che ci faccio?
Mah, non so, però NON si può NON avere un barattolino di latte di cocco in casa.
Ad ogni pulizia della dispensa, il suddetto barattolino viene spolverato e rimesso diligentemente a posto controllando l'approssimarsi della data di scadenza.
Poi sui blog appaiono cose tipo questa e si insinua un tarletto nel cervello.
Passano i giorni.
Si torna a casa un pomeriggio, senza voglia di cucinare ma con la voglia di mangiare qualcosa di sfizioso.
Senza adsl e senza possibilità di avere aiuti dalla "rete" e senza la benchè minima voglia di sfogliare libroni, riviste.
Sul tavolo il barattolino di latte di cocco.
Attende immobile e trionfante il suo momento di gloria.
Dalla dispensa viene fuori un sacchettino di riso basmati jasmine.
Poi fanno la loro apparizione dei petti di pollo avvolti nella pellicola brinata dal freezer.
L'idea c'è ma non ricordo la ricetta.
Ricordo vagamente le parole chiave: "rosolare" e "cremina".
Però assaporo già il gusto.
Vado a tentoni.
Ci sarà un porro nel frigo? Evviva, c'è.
Lo affetto finemente e lo metto a rosolare nella padella che chiamo wok ma che del wok ha solo la forma convessa (un cinese mi guarderebbe sprezzante se osassi chiamarlo wok in sua presenza).
Con un cucchiaio di olio d'oliva, di esotico non ha nulla ma è tanto buono.
Poi prendo il pollo scongelato e tagliato a striscioline.
Lo faccio marinare prima?
No, no, mi sto confondendo con il ripieno dei ravioli cinesi al vapore.
Il sughetto finale deve fare la cremina, quindi dovrò infarinarlo così la farina insieme al condimento ispessirà la salsa.
Poi lo rosolo e lo metto da parte in un piatto.
Nella stessa padella dove ho rosolato il pollo, si, il famigerato finto-wok, metto un altro goccio d'olio, e ci spolvero un pò di curry, non quello piccante, quello low profile della serie "Ci sono ma non dò fastidio".
Lo faccio insaporire con il poco olio, ci rimetto le striscioline di pollo e faccio ancora insaporire, poi aggiungo il latte di cocco, non troppo ma tanto il barattolino è piccino, quel goccio che avanza lo riciclo di sicuro, giuro, piuttosto che buttarlo me lo bevo col caffè.
Lascio cuocere abbassando la fiamma finchè il latte si è un pò addensato.
Metto un poco di sale.
E poi mangio, una forchettata di stricioline di pollo e una di riso basmati jasmine semplicemente bollito.
La cena è salva e le mie aspettative di cena sfiziosa pure.
venerdì 22 agosto 2008
Non è una polpetta ma il Polpettone alla Genovese.....
La ricetta l'ha postata Puffetta su Coquinaria.
La trovate qui.
Buonissimo da freddo, lo suggerisco con un pò di pesto di basilico sopra.
giovedì 17 aprile 2008
Polpettine morbide
La mia idea di polpettine "mordi e fuggi"....
Vi sono miriadi di ricette di impasti per polpette.
Io da sempre preferisco quella che unisce la ricotta alla carne macinata, poco sale, uovo per legare il tutto e parmigiano grattugiato a piacere.
L'impasto "basic" poi si può arricchire con aromi e spezie o con verdure tritate.
Queste della foto sono micropolpettine fatte con quell'impasto, passate nel pangrattato e fritte.
Sono accompagnate da due cucchiaiate di un sughetto fatto con odori si ma senza soffriggerli, un poco di anellini di porro stufati, qualche fogliolina di basilico.
Polpettine morbide
400 gr carne macinata magra (bovino)
200 gr ricotta vaccina
1 uovo intero
parmigiano a piacere
sale pepe se piace
Si impasta tutto (con le mani, vecchia maniera..) e poi si formano le palline della grandezza che si preferisce. A me piacciono piccine, magari non micro come queste...
Sono buonissime se si cuociono nel sugo senza friggerle prima.