mercoledì 24 dicembre 2008

Un tranquillo pomeriggio di Vigilia con Garcìa Màrquez e la cioccolata calda.

Una vigilia strana.
Senza affanno.
Senza acqua alla gola.
Senza gli "oddio devo cucinare/stanno per arrivare/devo apparecchiare/che palle il Natale" (barrare la frase preferita).
La spesa già fatta da giorni.
Le ore che scorrono tranquille.
Siamo solo noi tre questo Natale, non siamo andati da nessuno e nessuno è venuto da noi.
Un Natale egoista senza rimpianti o rimorsi, un pò subìto, un pò voluto.
Ho già incartato tutti i regali e nascosti in angoli reconditi della casa.
Il sugo col tonno è pronto.
Bollito per domani fatto.
Code di gambero ben allineate nel loro piattino e la salsa rosa coperta da pellicola.
Carciofi puliti in attesa del tuffo nella pastella freddissima.
Il bread&butter pudding è in forno.
Ahi, il salmone marinato non è ancora pronto, pazienza, sarà per il "giornodopoNatale".
E in televisione un film, "L'amore ai tempi del colera".
Ma non mi bastano le immagini preconfezionate, voglio ritrovare quelle mie fantasticate mentre sfogliavo le pagine del libro.
Volo su in mansarda davanti alla libreria in cerca.
Eccolo, trovato.
E mi ritrovo a passare un'antivigilia di Natale strana e quasi struggente, immersa in paesaggi e parole che nulla hanno a che fare con il mio presente.
Mi scuoto solo per preparare una bella cioccolata calda.
E urlo dalla cucina "Dai, venite, facciamo merenda"....



Cioccolata calda in tazza
ricetta di PastryChef di Coquinaria
cito le sue testuali parole:
per 4 persone
1/2 l latte fresco intero

Per il 'preparato' tipo Ciob..
100 g cioccolato fondente al 50% grattugiato
50 g zucchero semolato
30 g cacao amaro in polvere
12 g fecola di patate

Procedimento
Partire con il 'preparato'. Grattugiare il cioccolato (mi raccomando è importante che sia grattugiato), quindi unirvi lo zucchero ed il cacao setacciato con la fecola. Volendo, dare una breve passata al mixer (oppure con una frusta asciutta) per omogeneizzare il tutto. Portare ad ebollizione il latte. Versarvi il preparato (sono 190 g di prodotto complessivi, sufficienti per 500 ml di latte) e stemperare mescolando brevemente con una frusta. Quindi portare nuovamente ad ebollizione, mescolando continuamente con una spatola idonea al contatto col calore. Appena si alza nuovamente il bollore, lasciare ancora 1-2 minuti, quindi allontanare dal fuoco e servire subito. Io l'ho servita con panna montata aromatizzata alla nocciola (cioé 200 ml di panna fresca montata con poco zucchero o anche senza, alla quale ho aggiunto un cucchiaio di pasta nocciola).

Piccola confessione: ho usato della panna montata spray perchè la panna quella fresca è andata tutta nel bread & butter pudding. Eddai, è Natale.... :)

4 commenti:

Antro Alchimista ha detto...

Pure noi siamo noi 3 ed il gatto e stiamo una favola ... Babbo Natale è già arrivato perchè domani partiremo presto per Bressanone dove ci regaleremo un Natale sulla neve ma sempre e solo noi tre :-) a breve ci metteremo a tavola con il nostro film di Natale per eccellenza "sos fantasmi" e attenderemo la mezzanotte :-) Un bacio a te ed a tutta la tua famiglia (mici compresi) !!! Laura

Serena ha detto...

Laura, allora noi vinciamo 6 a 4!...
Noi tre a due zampe e "loro" a quattrozampe..
Abbiamo già finito di mangiare e ci stiamo vedendo un film a cartoni.
Tra poco nanna e poi, domani, chissà se ci saranno i regali.. mah... :D
Buone vacanze, cara Laura, tanti tanti affettuosi auguri a tutti voi.
Un abbraccio

Giovanna ha detto...

Ho letto il tuo post e ne soo rimasta affascinata: il tuo Natale è esattamente uguale al mio, io, mio marito e Fonci in perfeta armonia e serenità. Un Natale all'insegna della sobrietà. L'unica differenza è il libro, a me fa compagnia Balzac con "Beatrix"! Baci e buon Natale Giovanna

Serena ha detto...

@Giovanna
Sarà forse il secondo Natale che passiamo così per conto nostro.
Accantonata la sensazione di "stranezza", mi sono resa conto che è QUESTO il modo vero di trascorrere il Natale, senza falsi sorrisi, senza la pace forzata delle occasioni familiari, senza gli "obblighi" e le moine solo perchè è Natale.
Evviva il Natale vero!
:)
Balzac è tra quegli autori che vorrei rileggere, dopo averli abbandonati anni e anni fa per altri lidi.. grazie per avermelo ricordato. :)