Quando una ricetta ti rimane in testa, non ti molla più.
Ti occupa le meningi, ti ritorna nelle papille gustative allertate tempo prima dalla lettura distratta di dosi e ingredienti.
E quando ti trovi davanti un perfetto sconosciuto come il cavolo nero, distrattamente allungato in foglie carnose e ricce in una cassetta al mercato rionale, non puoi resistere.
Lo compri, lo porti a casa, lo sistemi sul terrazzo, tanto fa freddo, e poi ti chiedi: "adesso che ci faccio?"
Ed è allora che le papille gustative si mettono in moto, senza rendertene conto inizi a pregustare il sapore dolce della polenta mischiato alla punta di acidulo del pomodoro fino ad arrivare alla morbidezza decisa delle foglie accartocciate nella loro freschezza e nel condimento.
Vai a naso.
Ricordi e non ricordi come ma provi.
Tagli le foglie a pezzetti, togliendo la costola centrale.
Le lavi.
Le scoli ma senza troppo sforzo.
In una padella fai soffriggere leggermente una cipolla bianca tritata non troppo fine con un poco d'olio.
Ci metti il cavolo nero e fai appassire mescolando ogni tanto.
Aggiungi dei pomodori pelati, sale e pepe ad occhio.
A parte fai scaldare abbondante acqua e quando è calda ne versi sopra il cavolo in modo tale che sia completamente coperto più un dito.
Fai cuocere a fuoco basso per circa mezzora.
Poi versi a pioggia la polenta, non tanta, deve solo legare morbidamente il tutto.
Mescoli e fai cuocere aggiungendo in corso di cottura ancora acqua bollente se la polenta tende a rassodarsi troppo.
Quanto tempo? Si va ad occhio, ma è facile, giuro, indovinare il "quando" è ora di versare nelle scodelle, far un bel giro d'olio e mangiare.
Io non so se quella che ho fatto io sia venuta esattamente come doveva venire visto che non l'avevo mai assaggiata, certo è che questa "cosa" mi è piaciuta da morire....
Grazie, Tosco!
Farinata col cavolo nero
Ingredienti
2 cespi piccoli di cavolo nero
1 barattolo piccolo di pelati
1 lt circa di acqua calda (o di più)
120 gr di polenta gialla
1 cipolla bianca grande
olio extravergine d'oliva
venerdì 18 dicembre 2009
Elogio della semplicità 2: Farinata col cavolo nero
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5 commenti:
mamma che buona, mi ispira tantissimo. Io il cavolo nero, una volta cotto, lo accompagno con qualunque cosa, mi piace da morire!
Il cavolo nero, l'ho trovato e mangiato una volta sola. Qui abbiano il nostro "speciale" e gli altri, passano "in cavalleria".
Se lo ritrovo, lo provo.
Buon Natale, Serena, e felice anno nuovo.
Altro che piatto semplice...è una vera delizia! E poi, con questo freddo, cosa c'è di meglio di un piatto così? ...Corroborante, riscaldante, coccoloso? Baci e tanti auguri di Buon Natale e di uno splendido anno nuovo! :-)
Non sono riuscita a trovare la tua e-mail, così uso impropriamente i commenti per invitarti al mio Meme “Quanto sei ecosostenibile?”
Ti ringrazio qualunque decisione tu prenda.
http://melampaeisuoipensieri.blogspot.com
Facevo un giro sui blog....quante bontà acci picchia!!!!!
Ciao
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