mercoledì 31 dicembre 2008

Uno strudel e la letterina all'Anno Nuovo



Caro Anno Nuovo,
lo so, stai ricevendo in queste ore di fuoco miriadi di suppliche e richieste.
Forse non è il momento giusto per aggiungermi alla processione di postulanti, potrei chiederti udienza diciamo verso aprile così le acque si saranno un po’ calmate e tu saresti forse più disponibile ad ascoltarmi.
Ma…..aprile è lontano.
Non posso aspettare quattro mesi.
Fai uno sforzino e ascoltami quindi per qualche secondo.
Non ti ruberò alla fin fine molto tempo.
Ho vissuto un anno pesante.
Un anno di consapevolezze, sia brutte che belle.
Ho scoperto quanto può essere lacerante l’indifferenza ed il silenzio di chi ami da quando sei nata e quanto possa ferire il capire che tutto quello che vorresti ancora è solo un semplice bacio in fronte come quando da bambina gli correvi incontro all’uscita di scuola.
Ho capito che nella vita si può fare a meno di tutto tranne che del proprio passato e presente e che il futuro è una promessa, un sogno ma non una certezza.
Ho capito che dire addio ad una presenza silenziosa che da diciassette anni c’era senza chiedere niente più di quello che le potevo dare, e non era molto, è un dolore che ti rimarrà sempre dentro.
Ma ho scoperto anche che un sorriso ed una manina nella mia e una vocetta che parla a raffica, facendo le mille e una domanda, valgono molto ma molto di più di mille altre cose.
Che un abbraccio ad un’ amica vale più di mille parole.
Che svegliarsi di notte con il cuore freddo per il tempo che passa non ha importanza se nella stanza accanto dorme qualcuno che un giorno guarderà suo figlio per cercargli nel volto qualche somiglianza con me.
Vorrei che tu, caro 2009, mi portassi serenità e ancora consapevolezze, solo quelle belle però, quelle che ti fanno sorridere col cuore, quelle che ti fanno cantare stupide canzonette mentre fai le pulizie, quelle che ti fanno fotografare un fiore che sbuca dalla neve, quelle che ti fanno urlare a squarciagola per una partita di minibasket di pulcini di nove anni.
Quelle che non ti può togliere nessuno perché sono solo tue.
Non chiedo troppo.
E questo è il dolce giusto per chiudere l’anno delle disillusioni.
Un dolce che tanto tempo fa da bambina cercai di imparare a fare perché piaceva moltissimo ad una persona importante nella mia vita.

Strudel poverissimo

per la sfoglia:
200 gr farina 00
50 gr zucchero semolato (se lo si preferisce più leggero, lo zucchero si può omettere)
4 cucchiaio olio extravergine
acqua tiepida q.b

per la farcitura:
200 gr uvetta passa
1 kg di mele
cannella in polvere
zucchero semolato
burro

per la lucidatura:
tuorlo d'uovo
latte

Si impasta la farina, l'olio, lo zucchero e tanta acqua tiepida quanto serve per ottenere un impasto morbido ed elastico.
Si lascia riposare per almeno una mezzoretta avvolto nella pellicola.
Nel frattempo si fa rinvenire l'uvetta passita in acqua tiepida e poi si scola bene asciungandola con della carta assorbente.
Si stende con il mattarello su un piano infarinato e poi su uno strofinaccio infarinato la pasta in un tondo molto ma molto sottile, quasi trasparente da intravedere la trama dello strofinaccio.
Questo impasto si presta molto bene ad essere lavorato senza stracciarsi perchè è molto elastico.
Una volta steso l'impasto allora si tagliano velocemente le mele a fettine sottili e si stendono sulla sfoglia in maniera uniforme.
Poi le uvette, poi una spolverata di zucchero, una spolverata di cannella in polvere e qualche fiocchetto di burro (se ne può fare a meno, questo è uno strudel povero...).
Si inizia poi ad arrotolare, aiutandosi con lo strofinaccio, piegando prima i bordi laterali per evitare che fuoriesca il ripieno, bagnando con un poco di albume i bordi così attaccano bene.
Alla fine si ripiega l'ultimo lembo a chiudere il rotolo e spennellando l'albume per incollare i lembi.
Sempre aiutandosi con lo strofinaccio, trasferire il rotolo in una teglia capiente dai bordi bassi (la leccarda è perfetta) foderata di carta forno.
Si spennella con il tuorlo sbattuto con poco latte tutta la superficie dello strudel e poi si spolvera con poco zucchero semolato.
Si inforna in forno già caldo a 180° per circa un'oretta.
Quando è completamente freddo, si taglia a fette spesse due, tre centimetri e si serve spolverato di zucchero a velo con accompagnamento di crema inglese alla cannella.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Senti maaa... la vocetta che parla a raffica è per caso la mia??? (smilechesirotolasganasciandosi)
Posso eleggere questo a "tuo più bel post del 2008"??? che dici? no? peccato, l'ho già fatto!
Non ce l'abbiamo fatta a sentirci oggi (sicuramente avrete centrato ancora una volta l'obiettivo) e ti faccio senz'altro ora gli auguri di uno spensierato, sereno, leggiadro, sbarazzino ed estremamente affascinante 2009, insomma, un po' come noi :-D
Giuli

Serena ha detto...

..ma lo sapevo che ti piaceva il mio strudel... :D

Romy ha detto...

La tua lettera mi ha davvero colpito ed emozionato....E' scritta col cuore, e con la consapevolezza di una persona equilibrata, che guarda a tutti i lati belli e brutti della vita, senza paure, con serenità...Ti auguro un bellissimo 2009, pieno di armonia, di affetti ritrovati, di altri mai perduti, di altri sempre più solidi, forti, grandi...Un bacione, dolcissima Serena!:-)

Serena ha detto...

Romy.... Grazie per le tue parole.
Sei tu che hai emozionato me.
E auguro che anche il tuo anno sia straripante di tutto ciò che desideri, di poter guardare l'orizzonte sapendo che ci si può arrivare.
Un abbraccio
:)

Fra ha detto...

Dato che il nuovo anno è molto impegnato e che in parte le mie richieste le ho già fatte mi associo a quanto hai scritto...anche il mio 2008 è stato faticoso, ma confido che il 2009 possa portaci quella serenità necessaria per crescere e imparare
Auguri di cuore
Un bacio
Fra

Serena ha detto...

Fra, che dici se, come aiutino, incrociamo anche le dita di mani e piedi? dici che per 365 giorni potrebbe essere troppo fatcioso?
:D
Augurissimi!

Anonimo ha detto...

Io so che nel 2009 nulla cambierà.
Ci sarà la fatica del vivere quotidiano, ma anche la forza per affrontarlo.
Un po' d'amore e un po' di litigi.
Tanta stanchezza ma anche nuovi slanci.
Routine quotidiana ed energia per nuove passioni.
That's life, enjoy it...
Lina (Nivea)

Alice Martini ha detto...

Ti auguro un sereno anno nuovo, ricordando che la strada per arrivare e' sempre piu' divertente ed interessante della meta :)

Afrodita ha detto...

Ciao Serena, la tua lettera è davvero molto bella e profonda e mi ha portato a molte riflessioni... Un abbraccio, Cat

My Ricettarium ha detto...

Sono rimasta emozionata da ciò che hai scritto nella tua lettera, riflessioni davevro molto profonde... Il tuo strudl sembra ottimo.. io ne vado ghiotta!!! un abbraccio e spero che i tuoi desideri vengano avverati...:-) un bacione e Buon 2009!!!

unika ha detto...

Serena...ti auguro di cuore che questo 2009 ti porti tutto ciò che hai chiesto....un bacio grande
Annamaria

Maya ha detto...

una lettere così lo convincerà ne sono sicura! Buon Anno!!!!

Semidipapavero ha detto...

Adesso che mi hai emozionato, come facciamo??? Mi tocca consolarmi con il tuo strudel, che anche se poverissimo mi piace molto:)

Günther ha detto...

un bello strudel con un buon thè con questo freddo è quello che ci vuole per scaldarci un po', ciao

Cinzia Cipri' ha detto...

questo strudel mi fa proprio gola! complimenti polpetta ;)