Solo chi ha trascorso ore accartocciato come un pezzo di carta bagnato su una panca aspettando che si aprisse una porta del reparto di rianimazione può capire.
Solo chi ha aggrottato gli occhi nella luce artificiale riflessa per captare, spiare, al di là del vetro il movimento di una palpebra, l'agitarsi ritmico di una gamba può capire.
Solo chi ha guardato nelle pupille sbarrate sperando di leggervi qualcosa che non c'era più può capire.
Solo chi non si rassegna a non ascoltare più "quella" voce, "quelle" risate può capire.
Solo chi ha vissuto la speranza nutrita di soffi trasformarsi nella disperazione più buia e più infinita può capire.
Capire il dolore di un genitore che decide di lasciare andare per sempre la mano della figlia.
Io mando un abbraccio a quei due genitori che sedici anni fa hanno perso una figlia e che oggi hanno perso anche quel simulacro di corpo che una volta era risate, sorrisi, abbracci, calore, gambe che correvano, manine che si aggrappavano alle corde di un'altalena, capelli sciolti nel vento.
lunedì 9 febbraio 2009
Un tramonto per chi se n'è andato
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
11 commenti:
Lacrime che scorrono e che non portano via il dolore, un bacio a Te che sei volata via.
Mario
Serena le tue parole mi fanno venire i brividi....
Finalmente ora può riposare in pace
:( a me quello che fa rabbia è che i più continuano ad accanirsi contro di lei e contro di loro. Non solo non hanno mai vissuto una situazione nemmeno minimamente paragonabile, ma nemmeno provano a mettersi nei panni di queste persone. Mi sembrano solo schiavi e fautori,al tempo stesso, di quel vigliacco perbenismo che li contraddistingue, senza voler entrare nelle logiche opportunistiche del potere... Ciao Eluana, buon viaggio.
Mi unisco a te.
un abbraccio vero...profondo che fa bene
Mi unisco anche al dolore della famiglia.. :-( bacioni..
Io quel dolore non lo posso capire perchè fortunatamente non l'ho mai dovuto sperimentare...ma proprio perchè non posso neanche immaginarlo lo rispetto e rispetto le decisioni di chi con quel dolore ha vissuto per 17 anni
La mia esperienza è stata diversa ma capisco benissimo.
E so che il dolore è stato acutizzato da questo inutile clamore... non vedo l'ora che smettano di parlarne.
mi unisco in questo abbraccio................
non oso, non riesco, non voglio immaginare, perchè mi fa male, mi si spacca il cuore ...la sera guardo il mio angioletto dormire e delle volte,haimè, mi capita di pensare a come potrebbe essere la mia vita senza di lei ... una fitta che parte dal cuore mi lacera l'anima, mi toglie il respiro ...
l'abbraccio è anche mio
Non posso che essere daccordo con te...
Posta un commento