lunedì 9 febbraio 2009

Un tramonto per chi se n'è andato



Solo chi ha trascorso ore accartocciato come un pezzo di carta bagnato su una panca aspettando che si aprisse una porta del reparto di rianimazione può capire.
Solo chi ha aggrottato gli occhi nella luce artificiale riflessa per captare, spiare, al di là del vetro il movimento di una palpebra, l'agitarsi ritmico di una gamba può capire.
Solo chi ha guardato nelle pupille sbarrate sperando di leggervi qualcosa che non c'era più può capire.
Solo chi non si rassegna a non ascoltare più "quella" voce, "quelle" risate può capire.
Solo chi ha vissuto la speranza nutrita di soffi trasformarsi nella disperazione più buia e più infinita può capire.
Capire il dolore di un genitore che decide di lasciare andare per sempre la mano della figlia.
Io mando un abbraccio a quei due genitori che sedici anni fa hanno perso una figlia e che oggi hanno perso anche quel simulacro di corpo che una volta era risate, sorrisi, abbracci, calore, gambe che correvano, manine che si aggrappavano alle corde di un'altalena, capelli sciolti nel vento.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Lacrime che scorrono e che non portano via il dolore, un bacio a Te che sei volata via.

Mario

simona ha detto...

Serena le tue parole mi fanno venire i brividi....
Finalmente ora può riposare in pace

Alessia ha detto...

:( a me quello che fa rabbia è che i più continuano ad accanirsi contro di lei e contro di loro. Non solo non hanno mai vissuto una situazione nemmeno minimamente paragonabile, ma nemmeno provano a mettersi nei panni di queste persone. Mi sembrano solo schiavi e fautori,al tempo stesso, di quel vigliacco perbenismo che li contraddistingue, senza voler entrare nelle logiche opportunistiche del potere... Ciao Eluana, buon viaggio.

Laura ha detto...

Mi unisco a te.

Lo ha detto...

un abbraccio vero...profondo che fa bene

My Ricettarium ha detto...

Mi unisco anche al dolore della famiglia.. :-( bacioni..

Fra ha detto...

Io quel dolore non lo posso capire perchè fortunatamente non l'ho mai dovuto sperimentare...ma proprio perchè non posso neanche immaginarlo lo rispetto e rispetto le decisioni di chi con quel dolore ha vissuto per 17 anni

Anonimo ha detto...

La mia esperienza è stata diversa ma capisco benissimo.
E so che il dolore è stato acutizzato da questo inutile clamore... non vedo l'ora che smettano di parlarne.

Pippi ha detto...

mi unisco in questo abbraccio................

panettona ha detto...

non oso, non riesco, non voglio immaginare, perchè mi fa male, mi si spacca il cuore ...la sera guardo il mio angioletto dormire e delle volte,haimè, mi capita di pensare a come potrebbe essere la mia vita senza di lei ... una fitta che parte dal cuore mi lacera l'anima, mi toglie il respiro ...
l'abbraccio è anche mio

MANUELA ha detto...

Non posso che essere daccordo con te...